Profondo cordoglio per Elena Annichini

Profondo cordoglio per Elena Annichini
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«Elena Annichini nei suoi 52 anni ha vissuto profondamente la missione di pedagogista», cosi? Raffaele Molinari, direttore della Scuola di musica Dedalo di Novara, ricorda l’amica e collega Elena Annichini, che nella giornata di giovedi? 5 ottobre “e? andata a ballare, cantare, suonare in cielo”, come si legge nel suo necrologio. «Elena ha declinato la sua professione primariamente nella musicoterapia, della quale era profondamente esperta e titolata, ma ha saputo trovare anche nella danza, nella musica, nel teatro, nel gioco, nelle diverse attivita? laboratoriali sempre nuovi modi creativi per connettersi agli altri, specie nelle situazioni complesse di disabilita?, autismo, difficolta? relazionali e psicologiche». Era straordinariamente brava nel suo lavoro. «Sapeva gestire con passo leggero, con sorrisi pacati e con grande controllo le situazioni piu? complesse, delicate e sensibili. Ha portato la nostra realta? educativa novarese di scuola di musica sempre piu? nel terreno socio-assistenziale e ha costruito con il suo meticoloso e incessante lavoro un prezioso tessuto di servizi di supporto a enti, comuni, scuole, associazioni e famiglie. Se oggi Novara vanta un servizio di supporto musicoterapeutico di grande qualita? e? certamente per la sua opera di trent’anni di professione nel territorio».
Clarissa Brusati 
Leggi di più sul Corriere di Novara in edicola 

 

«Elena Annichini nei suoi 52 anni ha vissuto profondamente la missione di pedagogista», cosi? Raffaele Molinari, direttore della Scuola di musica Dedalo di Novara, ricorda l’amica e collega Elena Annichini, che nella giornata di giovedi? 5 ottobre “e? andata a ballare, cantare, suonare in cielo”, come si legge nel suo necrologio. «Elena ha declinato la sua professione primariamente nella musicoterapia, della quale era profondamente esperta e titolata, ma ha saputo trovare anche nella danza, nella musica, nel teatro, nel gioco, nelle diverse attivita? laboratoriali sempre nuovi modi creativi per connettersi agli altri, specie nelle situazioni complesse di disabilita?, autismo, difficolta? relazionali e psicologiche». Era straordinariamente brava nel suo lavoro. «Sapeva gestire con passo leggero, con sorrisi pacati e con grande controllo le situazioni piu? complesse, delicate e sensibili. Ha portato la nostra realta? educativa novarese di scuola di musica sempre piu? nel terreno socio-assistenziale e ha costruito con il suo meticoloso e incessante lavoro un prezioso tessuto di servizi di supporto a enti, comuni, scuole, associazioni e famiglie. Se oggi Novara vanta un servizio di supporto musicoterapeutico di grande qualita? e? certamente per la sua opera di trent’anni di professione nel territorio».
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