Pronto soccorso sold out: ore d’attesa
NOVARA - Problemi di… intasamento, in questi ultimi giorni, al Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara. A partire dalla giornata di mercoledì scorso, infatti, numerosi utenti hanno dovuto attendere diverse ore per essere visitati e per essere destinati a ricoveri d’appoggio, data la capienza esaurita della Struttura Dea e la difficoltà di reperire posti letto per eventuali ricoveri in altri reparti.
Chi ha segnalato il momento critico ha ipotizzato che la responsabilità della situazione fosse dovuta ai numerosi casi di influenza che si sarebbero verificati in questi giorni, «ma non è così. Per quanto riguarda i casi veri e propri di sindrome influenzale – ha infatti spiegato il Direttore della Struttura Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza Giancarlo Avanzi – non è stato notato alcun incremento rispetto ad altri periodi o rispetto a i dati dello scorso anno o di due anni fa di questo stesso periodo. E’ invece assodato che, come sempre, nei mesi invernali dell’anno alcuni casi di influenza vanno purtroppo a complicare le condizioni di salute già critiche che si registrano in pazienti anziani affetti da patologie croniche di tipo cardiaco-diabetiche o che sono già afflitti da problemi respiratori. Questo fatto ha pertanto determinato la maggiore affluenza in questi giorni. Nonostante le previsioni di “picco” dell’influenza proprio per questo periodo dell’anno, non abbiamo avuto problemi legati in particolare alla diffusione del virus influenzale: l’inverno mite e secco, senza umidità, ha infatti fatto sì che i casi a questo strettamente connessi fossero decisamente più contenuti dal punto di vista numerico rispetto al passato. Purtroppo – ha commentato il professor Avanzi – per quanto riguarda le difficoltà di accoglienza dei pazienti anziani e cronicizzati che presentano complicazioni conviviamo da tempo con l’endemica situazione della carenza di posti letto (quelli del Dea, come detto, erano infatti al completo e i pazienti più gravi sono stati dirottati ad altre Strutture disponibili per i ricoveri, ndr), senza che sia ancora arrivata una risposta organizzata sul territorio: assistiamo a un oggettivo aumento della popolazione anziana affetta da particolari patologie senza che, negli anni, per questo particolare problema sanitario sia stata reperita una soluzione operativa strutturata».
Anche il Direttore sanitario dell’Aou Gianenrico Guida ha confermato il disagio. «Nei momenti critici – ha detto il dottor Guida – diverse Strutture mettono a disposizione nel proprio reparto i posti letto in appoggio delle situazioni di emergenza. I pazienti qui momentaneamente ricoverati vengono da subito, ovviamente, seguiti dagli specialisti che li hanno in carico, in attesa della disponibilità di posti letto liberi all’interno degli specifici reparti».
Lalla Negri
NOVARA - Problemi di… intasamento, in questi ultimi giorni, al Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara. A partire dalla giornata di mercoledì scorso, infatti, numerosi utenti hanno dovuto attendere diverse ore per essere visitati e per essere destinati a ricoveri d’appoggio, data la capienza esaurita della Struttura Dea e la difficoltà di reperire posti letto per eventuali ricoveri in altri reparti.
Chi ha segnalato il momento critico ha ipotizzato che la responsabilità della situazione fosse dovuta ai numerosi casi di influenza che si sarebbero verificati in questi giorni, «ma non è così. Per quanto riguarda i casi veri e propri di sindrome influenzale – ha infatti spiegato il Direttore della Struttura Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza Giancarlo Avanzi – non è stato notato alcun incremento rispetto ad altri periodi o rispetto a i dati dello scorso anno o di due anni fa di questo stesso periodo. E’ invece assodato che, come sempre, nei mesi invernali dell’anno alcuni casi di influenza vanno purtroppo a complicare le condizioni di salute già critiche che si registrano in pazienti anziani affetti da patologie croniche di tipo cardiaco-diabetiche o che sono già afflitti da problemi respiratori. Questo fatto ha pertanto determinato la maggiore affluenza in questi giorni. Nonostante le previsioni di “picco” dell’influenza proprio per questo periodo dell’anno, non abbiamo avuto problemi legati in particolare alla diffusione del virus influenzale: l’inverno mite e secco, senza umidità, ha infatti fatto sì che i casi a questo strettamente connessi fossero decisamente più contenuti dal punto di vista numerico rispetto al passato. Purtroppo – ha commentato il professor Avanzi – per quanto riguarda le difficoltà di accoglienza dei pazienti anziani e cronicizzati che presentano complicazioni conviviamo da tempo con l’endemica situazione della carenza di posti letto (quelli del Dea, come detto, erano infatti al completo e i pazienti più gravi sono stati dirottati ad altre Strutture disponibili per i ricoveri, ndr), senza che sia ancora arrivata una risposta organizzata sul territorio: assistiamo a un oggettivo aumento della popolazione anziana affetta da particolari patologie senza che, negli anni, per questo particolare problema sanitario sia stata reperita una soluzione operativa strutturata».
Anche il Direttore sanitario dell’Aou Gianenrico Guida ha confermato il disagio. «Nei momenti critici – ha detto il dottor Guida – diverse Strutture mettono a disposizione nel proprio reparto i posti letto in appoggio delle situazioni di emergenza. I pazienti qui momentaneamente ricoverati vengono da subito, ovviamente, seguiti dagli specialisti che li hanno in carico, in attesa della disponibilità di posti letto liberi all’interno degli specifici reparti».
Lalla Negri