Protesta dei poliziotti del Sap contro il Governo. Si sono trasformati per una mattinata in lavavatri
NOVARA – “Per la sicurezza dei cittadini ‘rubiamo’ il posto ai lavavetri”. Questo lo slogan dell’iniziativa messa in atto questa mattina, giovedì 19 marzo, a Novara, dal sindacato di Polizia, Sap. 500.000 cartoline distribuite ai semafori per chiedere risposte concrete al Governo. Poliziotti ai semafori e negli incroci al posto dei lavavetri, armati di secchi e spazzoloni, per distribuire 500.000 cartoline ai cittadini e agli automobilisti e sensibilizzare, anche dalla provincia, il Governo all’adozione di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall’emergenza terrorismo.
NOVARA – “Per la sicurezza dei cittadini ‘rubiamo’ il posto ai lavavetri”. Questo lo slogan dell’iniziativa messa in atto questa mattina, giovedì 19 marzo, a Novara, dal sindacato di Polizia, Sap. 500.000 cartoline distribuite ai semafori per chiedere risposte concrete al Governo. Poliziotti ai semafori e negli incroci al posto dei lavavetri, armati di secchi e spazzoloni, per distribuire 500.000 cartoline ai cittadini e agli automobilisti e sensibilizzare, anche dalla provincia, il Governo all’adozione di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall’emergenza terrorismo.
E’ l’iniziativa del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) che stamani, dalle 9, è scesa in piazza anche a Novara all’incrocio tra viale Verdi e viale Roma. Una protesta che si svolge contemporaneamente in tutta Italia: la cartolina, indirizzata al premier Renzi, raffigura la nota immagine dell’Isis che conquista Roma con il Colosseo messo a ferro e fuoco. Un dato campeggia: “La Camera dei Deputati spende 7 milioni all’anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un Corso Anti Terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio?”. “E’ una situazione intollerabile per questa segreteria e perciò vogliamo ‘rubare’ il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell’ultima legge di stabilità. Ci sono 1.000 ragazzi che hanno vinto un concorso e che potrebbero essere assunti subito, a costo zero per quel che riguarda le procedure di selezione e arruolamento. Ci mancano ufficiali di polizia giudiziaria per fare indagini: con cosa lo combattiamo il terrorismo? E poi vogliono chiudere i nostri uffici di polizia… Invece non si fa nulla! Sono sei le richieste al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: sblocco del turn over, stop alla chiusura dei presidi di polizia, assunzione degli idonei dei concorsi, sanare il sotto organico di 9.000 Sovrintendenti e quello di 14.000 Ispettori (ufficiali di polizia giudiziaria) e un Corso Anti Terrorismo (CAT) per 12.000 operatori di volante, Rpc e operatori di polizia di frontiera”.
“La Segreteria Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia – spiega Michele Frisia, responsabile provinciale del Sap - ha trasmesso già da settimane, a tutti i parlamentari, alcune proposte relative ai 6 punti citati. Proprio in queste ore alcune sono state accolte e trasformate in emendamenti da inserire nel disegno di legge di conversione del decreto anti terrorismo. L’obiettivo della nostra iniziativa è arrivare alla trasformazione in legge delle proposte che abbiamo presentato. La mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni con ulteriori iniziative. Una cosa è certa: faremo di tutto per portare a casa il risultato e far assumere al Governo e alla maggioranza le proprie responsabilità”.
mo.c.