Quartieri: fulcro d’impegno e fucina d’idee a disposizione della città

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Novara,
18 Gennaio 2017 ore 11:57
NOVARA - Il Comune di Novara mette a bando l’utilizzo delle vecchie sedi dei quartieri: undici strutture sulle tredici totali potranno essere concesse in uso temporaneo alle associazioni che ne faranno richiesta entro il 20 gennaio. L’avviso pubblico e il disciplinare sono pubblicati sul sito del Comune nella sezione bandi di gara, dove è possibile scaricare anche la modulistica per fare domanda di concessione.
Restano vive dunque le vecchie sedi circoscrizionali che hanno perso la loro originale funzione dal 2010 quando entrò in vigore la legge che portò all’abolizione dei quartieri nei Comuni come Novara, cioè con una popolazione inferiore ai 250 mila abitanti.
«Come è ovvio, è utile che le sedi dei quartieri non cadano in disuso e non è certo una novità che il Comune affidi temporaneamente questi spazi – spiega Silvana Moscatelli, assessore alla Valorizzazione del Patrimonio Comunale - Alcune ex sedi di quartiere sono già usate da anni da associazioni storiche, come gli Amici del Cuore e i Triventenni: addirittura certe collaborazioni sono in essere da ben prima che venissero abolite le circoscrizioni. E nessuno spazio al momento è rimasto vuoto».
Cambia il metodo di assegnazione, che ora avverrà con un bando biennale.
«La specifiche sono state fissate da una delibera della precedente Amministrazione che noi abbiamo seguito – continua l’assessore Moscatelli – Vorrei tranquillizzare le associazioni che già operano nelle ex sedi di quartiere, a cui abbiamo chiesto di presentare la nuova richiesta: la nostra volontà è di sostenere il mondo associativo e soddisfare possibilmente tutte le domande che saranno presentate, al fine di garantire il migliore utilizzo degli spazi a nostra disposizione».
Il bando non prevede un affidamento esclusivo ma una ripartizione delle sale secondo fasce orarie, quindi nella stessa struttura potranno convivere più attività, anche di segno diverso.
Le sedi “messe a bando” sono al momento 11 su 13 perché puntualizza Moscatelli «al momento non in tutte le strutture erano scadute le convenzioni in essere».
Sono ammessi a concorrere per la concessione d’uso: associazioni, enti, società, soggetti privati, gruppi, e organizzazioni di volontariato, organizzazioni politiche e sindacati, organizzazioni di categoria purché rientranti nelle finalità indicate dall’Amministrazione.
Ad ogni richiesta sarà attribuito un punteggio valutando radicamento sul territorio (max 30 punti); caratteristiche dell’attività proposta (max punti 40); aderenza dell’attività ai programmi dell’Amministrazione nelle aree Assistenza sociale gratuita-sanitaria; culturale, educativa, socio-ricreative (in particolar modo riferita al benessere della popolazione di età avanzata), tutela dell’ambiente e dei diritti umani e degli animali (max punti 40).
Per ogni utilizzatore sarà stabilita una tariffa proporzionata al tempo di uso effettivo secondo le previsioni di spesa per le utenze. Ad occuparsi della pratica è l’ufficio Partecipazione sul Territorio del Comune di Novara.
Lucia Panagini
Leggi tutto il servizio sul Corriere di Novara di lunedì 16 gennaio 2017
Nella foto la sede del quartiere Porta Mortara
NOVARA - Il Comune di Novara mette a bando l’utilizzo delle vecchie sedi dei quartieri: undici strutture sulle tredici totali potranno essere concesse in uso temporaneo alle associazioni che ne faranno richiesta entro il 20 gennaio. L’avviso pubblico e il disciplinare sono pubblicati sul sito del Comune nella sezione bandi di gara, dove è possibile scaricare anche la modulistica per fare domanda di concessione.
Restano vive dunque le vecchie sedi circoscrizionali che hanno perso la loro originale funzione dal 2010 quando entrò in vigore la legge che portò all’abolizione dei quartieri nei Comuni come Novara, cioè con una popolazione inferiore ai 250 mila abitanti.
«Come è ovvio, è utile che le sedi dei quartieri non cadano in disuso e non è certo una novità che il Comune affidi temporaneamente questi spazi – spiega Silvana Moscatelli, assessore alla Valorizzazione del Patrimonio Comunale - Alcune ex sedi di quartiere sono già usate da anni da associazioni storiche, come gli Amici del Cuore e i Triventenni: addirittura certe collaborazioni sono in essere da ben prima che venissero abolite le circoscrizioni. E nessuno spazio al momento è rimasto vuoto».
Cambia il metodo di assegnazione, che ora avverrà con un bando biennale.
«La specifiche sono state fissate da una delibera della precedente Amministrazione che noi abbiamo seguito – continua l’assessore Moscatelli – Vorrei tranquillizzare le associazioni che già operano nelle ex sedi di quartiere, a cui abbiamo chiesto di presentare la nuova richiesta: la nostra volontà è di sostenere il mondo associativo e soddisfare possibilmente tutte le domande che saranno presentate, al fine di garantire il migliore utilizzo degli spazi a nostra disposizione».
Il bando non prevede un affidamento esclusivo ma una ripartizione delle sale secondo fasce orarie, quindi nella stessa struttura potranno convivere più attività, anche di segno diverso.
Le sedi “messe a bando” sono al momento 11 su 13 perché puntualizza Moscatelli «al momento non in tutte le strutture erano scadute le convenzioni in essere».
Sono ammessi a concorrere per la concessione d’uso: associazioni, enti, società, soggetti privati, gruppi, e organizzazioni di volontariato, organizzazioni politiche e sindacati, organizzazioni di categoria purché rientranti nelle finalità indicate dall’Amministrazione.
Ad ogni richiesta sarà attribuito un punteggio valutando radicamento sul territorio (max 30 punti); caratteristiche dell’attività proposta (max punti 40); aderenza dell’attività ai programmi dell’Amministrazione nelle aree Assistenza sociale gratuita-sanitaria; culturale, educativa, socio-ricreative (in particolar modo riferita al benessere della popolazione di età avanzata), tutela dell’ambiente e dei diritti umani e degli animali (max punti 40).
Per ogni utilizzatore sarà stabilita una tariffa proporzionata al tempo di uso effettivo secondo le previsioni di spesa per le utenze. Ad occuparsi della pratica è l’ufficio Partecipazione sul Territorio del Comune di Novara.
Lucia Panagini
Leggi tutto il servizio sul Corriere di Novara di lunedì 16 gennaio 2017
Nella foto la sede del quartiere Porta Mortara