Questione sicurezza e degrado in via Calderara

Questione sicurezza e degrado in via Calderara
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NOVARA, Poca sicurezza nella zona di via Calderara al Peep Est, in particolare nel complesso di condomini che, nell’area del civico 24 e limitrofi, si trovano a condividere un comune ampio cortile. Un insieme di abitazioni che riuniscono palazzine del Comune, gestite dall’Atc, e palazzine private, che, complessivamente, ospitano numerosi nuclei famigliari. Al 24 ci sono 42 appartamenti e vivono anche alcune donne sole. «La sera tra queste case – ci viene riferito – c’è da avere paura. Guardi fuori – aggiungono alcuni residenti, indicando il cortile - C’è di tutto. Bottiglie rotte, esito di bivacchi della sera e della notte prima. Auto che vanno e vengono e che, spesso, non sappiamo di chi sono e molto altro. Al mattino troviamo rifiuti abbandonati e cataste di bottiglie di birra abbandonate, una volta finite. Una situazione che si protrae già da diversi anni e di cui siamo stanchi. Qui paghiamo fior di quattrini di spese, abbiamo pagato le nostre case a certe cifre e così si deprezzano. Paghiamo e paghiamo, anche – sostengono i residenti – le spese di chi non paga negli altri stabili, in particolare in quello gestito dall’Atc, ma continuiamo ad avere problemi. Davvero ci chiediamo cosa possa girare di notte in questo cortile e in questo giardino. E’ una questione di sicurezza». Ma come mai, a preoccupare, è un cortile in comune? Un cortile che, solitamente, nella maggior parte delle abitazioni, è chiuso, o da un cancello?

Il problema, come ci viene spiegato, è proprio questo. «Nell’area del cortile che abbiamo in uso con gli altri stabili, ossia con quello dell’Atc e con il condominio che un tempo era abitato da ferrovieri – riferisce una residente - si può entrare sia dai portoncini dei diversi condomini, che da un cancello che si trova poco prima del civico 24, per chi giunge da corso Milano. Quel cancello lì, però, sono anni che resta aperto di giorno e di notte. E’ un’assurdità e pare che a nessuno interessi. Così nella zona può entrare chiunque. Servirebbe poterlo chiudere. Ci troviamo degrado, sporcizia e molto altro. Temiamo anche il cortile venga usato come deposito di veicoli rubati, soprattutto moto. Si potrebbe anche fare una nuova cancellata, che ci faccia stare tutti più sicuri. Ma per farla ci dovrebbe dare l’autorizzazione il Comune. La situazione era un po’ rientrata quando lo scorso giugno c’era stato quell’incendio nello stabile Atc. Quel giorno – aggiunge una residente – parlai col sindaco, che era giunto sul posto, ma non ho poi più saputo nulla».

mo.c.

Per saperne di più leggi l’articolo sul Corriere di Novara in edicola giovedì 20 gennaio

NOVARA, Poca sicurezza nella zona di via Calderara al Peep Est, in particolare nel complesso di condomini che, nell’area del civico 24 e limitrofi, si trovano a condividere un comune ampio cortile. Un insieme di abitazioni che riuniscono palazzine del Comune, gestite dall’Atc, e palazzine private, che, complessivamente, ospitano numerosi nuclei famigliari. Al 24 ci sono 42 appartamenti e vivono anche alcune donne sole. «La sera tra queste case – ci viene riferito – c’è da avere paura. Guardi fuori – aggiungono alcuni residenti, indicando il cortile - C’è di tutto. Bottiglie rotte, esito di bivacchi della sera e della notte prima. Auto che vanno e vengono e che, spesso, non sappiamo di chi sono e molto altro. Al mattino troviamo rifiuti abbandonati e cataste di bottiglie di birra abbandonate, una volta finite. Una situazione che si protrae già da diversi anni e di cui siamo stanchi. Qui paghiamo fior di quattrini di spese, abbiamo pagato le nostre case a certe cifre e così si deprezzano. Paghiamo e paghiamo, anche – sostengono i residenti – le spese di chi non paga negli altri stabili, in particolare in quello gestito dall’Atc, ma continuiamo ad avere problemi. Davvero ci chiediamo cosa possa girare di notte in questo cortile e in questo giardino. E’ una questione di sicurezza». Ma come mai, a preoccupare, è un cortile in comune? Un cortile che, solitamente, nella maggior parte delle abitazioni, è chiuso, o da un cancello?

Il problema, come ci viene spiegato, è proprio questo. «Nell’area del cortile che abbiamo in uso con gli altri stabili, ossia con quello dell’Atc e con il condominio che un tempo era abitato da ferrovieri – riferisce una residente - si può entrare sia dai portoncini dei diversi condomini, che da un cancello che si trova poco prima del civico 24, per chi giunge da corso Milano. Quel cancello lì, però, sono anni che resta aperto di giorno e di notte. E’ un’assurdità e pare che a nessuno interessi. Così nella zona può entrare chiunque. Servirebbe poterlo chiudere. Ci troviamo degrado, sporcizia e molto altro. Temiamo anche il cortile venga usato come deposito di veicoli rubati, soprattutto moto. Si potrebbe anche fare una nuova cancellata, che ci faccia stare tutti più sicuri. Ma per farla ci dovrebbe dare l’autorizzazione il Comune. La situazione era un po’ rientrata quando lo scorso giugno c’era stato quell’incendio nello stabile Atc. Quel giorno – aggiunge una residente – parlai col sindaco, che era giunto sul posto, ma non ho poi più saputo nulla».

mo.c.

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