Ragazzi disabili custodi delle vigne a Ghemme

Ragazzi disabili custodi delle vigne a Ghemme
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GHEMME - Si occuperanno del vigneto fin dall’origine, apprendendo i segreti di potatura e cura del terreno, per poi produrre il vino, dalla pigiatura all’imbottigliamento. Proprio come dei veri viticoltori. E’ l’innovativo progetto che coinvolge sette giovani disabili del centro Anfass di Novara,  appena partito sul territorio di Ghemme.

Il progetto Per-bacco! è stato pensato per integrare il percorso già in essere (dal titolo “Quel che viene, viene…) di agricoltura biologica presso la serra della sede dell’Anfass onlus a Novara. “L’incontro con la terra ed i suoi frutti è stato emozionante e formativo per tutti i partecipanti, strada maestra da perseguire per gustare, con sudore, fatica ma anche con mille soddisfazioni, un’esperienza di  vita adulta, troppo spesso negat

GHEMME - Si occuperanno del vigneto fin dall’origine, apprendendo i segreti di potatura e cura del terreno, per poi produrre il vino, dalla pigiatura all’imbottigliamento. Proprio come dei veri viticoltori. E’ l’innovativo progetto che coinvolge sette giovani disabili del centro Anfass di Novara,  appena partito sul territorio di Ghemme.

Il progetto Per-bacco! è stato pensato per integrare il percorso già in essere (dal titolo “Quel che viene, viene…) di agricoltura biologica presso la serra della sede dell’Anfass onlus a Novara. “L’incontro con la terra ed i suoi frutti è stato emozionante e formativo per tutti i partecipanti, strada maestra da perseguire per gustare, con sudore, fatica ma anche con mille soddisfazioni, un’esperienza di  vita adulta, troppo spesso negata alla persona disabile, rinchiusa in una gabbia dorata di eterna adolescenza da cui non riesce ad affrancarsi – si legge nella presentazione del progetto - L’esperienza del lavoro è il riconoscimento di un passaggio, di un percorso, di una evoluzione. È responsabilità, puntualità, impegno, salario, pazienza, perseveranza, attesa... E il vino rappresenta molto bene anche questi momenti”. Visto che la città di Novara non è direttamente interessata dalla produzione enologica, il centro ha guardato nel Nord della Provincia trovando la collaborazione della famiglia Francoli, dell’omonima ditta, e di Cesare Ponti. Grazie al loro impegno è stato organizzato un gruppo di lavoro ed è stato messo a disposizione un terreno alla Torrazza dei Piantavigna a Ghemme.

Il primo contatto con l’ambiente della vigna c’è già stato all’inizio di questa settimana. Presto, dopo aver appreso le prime tecniche, gli speciali vignaioli saranno all’opera almeno una volta ogni tre settimane. La fine del progetto? Ovvio, quando si potrà festeggiare con un brindisi del primo “Ghemme” dell’associazione.

l.pa.

 

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