Re Biscottino e il trono conteso

Re Biscottino e il trono conteso
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NOVARA - Proprio quando mancano pochi giorni all’inizio del Carnevale 2018, si è scatenato un acceso dibattito in merito al nuovo Re Biscottino, Renato Sardo, successore di Sandro Berutti, mancato a ottobre scorso.

Secondo infatti il giornalista e cultore della novaresità Gianfranco Capra (e come lui anche altri), la scelta del nuovo Re sarebbe sbagliata: “La maschera della città è un ruolo pubblico non privato - ci ha detto - che deve essere ricoperto da una personalità novarese, che sappia il dialetto e intrattenere. Non mi pare che la persona scelta abbia queste caratteristiche. Ho fatto presente la cosa anche alle autorità comunali ma non ho avuto riscontro”. Ma lo stesso Sandro Berutti nel corso del suo ultimo Carnevale aveva indicato Renato Sardo come suo “erede”: “Questo non ha importanza - risponde Capra - il Re dovrebbe essere designato da una commissione specifica”.

In reazione alle dichiarazioni di Capra, che il giornalista ha espresso su Facebook nei giorni scorsi, il nuovo Re e la Regina Cuneta (sua sorella Giusy Sardo) hanno voluto dire la loro con una lettera che abbiamo pubblicato sullo scorso numero del nostro giornale: “La successione al trono non è in discussione - dice tra l’altro nello scritto Renato Sardo, nato a Novara 47 anni fa e da 12 attivo nell’organizzazione del Carnevale - Le accuse mosse al sottoscritto, alla Regina e alla nostra associazione sono sospette, perché basate sul pregiudizio e lanciate da chi non ha mai mosso un dito per il Carnevale”.

Fa sentire la sua voce anche la Regina: “Sandro non avrebbe mai scelto una persona che non merita questo titolo - ci ha detto Giusy Sardo - sapeva quanto impegno ci ha sempre messo mio fratello, nell’organizzazione del Carnevale, nella costruzione dei carri e nella partecipazione ai numerosi eventi che facciamo a Novara e in giro per l’Italia”.

“Inoltre non posso tollerare che vengano mosse delle critiche alla nostra associazione - aggiunge la regina - regolarmente registrata, che conta più di 500 iscritti e che si adopera non solo per organizzare il Carnevale, offrendo momenti di festa a piccoli e grandi, ma allo stesso tempo per fare beneficienza: nel tempo ha aiutato e continua a sostenere numerose realtà come “Il sorriso di Luca”, Edo’s Smile, la protezione civile, la Caritas, i bambini del Santa Lucia e molte altre. Tutto questo per la quasi totalità a nostre spese, dal Comune di Novara in tre anni abbiamo avuto 1.500 euro. Per tutte queste accuse infondate stiamo pensando di agire per vie legali”. Su questo ultimo punto Capra commenta: “Non mi sembra di avere detto cose così oltraggiose ma facciano pure quello che vogliono”. E aggiunge ironico: “Tanto al massimo mi danno i domiciliari visto che ho più di 80 anni”.

Valentina Sarmenghi  

NOVARA - Proprio quando mancano pochi giorni all’inizio del Carnevale 2018, si è scatenato un acceso dibattito in merito al nuovo Re Biscottino, Renato Sardo, successore di Sandro Berutti, mancato a ottobre scorso.

Secondo infatti il giornalista e cultore della novaresità Gianfranco Capra (e come lui anche altri), la scelta del nuovo Re sarebbe sbagliata: “La maschera della città è un ruolo pubblico non privato - ci ha detto - che deve essere ricoperto da una personalità novarese, che sappia il dialetto e intrattenere. Non mi pare che la persona scelta abbia queste caratteristiche. Ho fatto presente la cosa anche alle autorità comunali ma non ho avuto riscontro”. Ma lo stesso Sandro Berutti nel corso del suo ultimo Carnevale aveva indicato Renato Sardo come suo “erede”: “Questo non ha importanza - risponde Capra - il Re dovrebbe essere designato da una commissione specifica”.

In reazione alle dichiarazioni di Capra, che il giornalista ha espresso su Facebook nei giorni scorsi, il nuovo Re e la Regina Cuneta (sua sorella Giusy Sardo) hanno voluto dire la loro con una lettera che abbiamo pubblicato sullo scorso numero del nostro giornale: “La successione al trono non è in discussione - dice tra l’altro nello scritto Renato Sardo, nato a Novara 47 anni fa e da 12 attivo nell’organizzazione del Carnevale - Le accuse mosse al sottoscritto, alla Regina e alla nostra associazione sono sospette, perché basate sul pregiudizio e lanciate da chi non ha mai mosso un dito per il Carnevale”.

Fa sentire la sua voce anche la Regina: “Sandro non avrebbe mai scelto una persona che non merita questo titolo - ci ha detto Giusy Sardo - sapeva quanto impegno ci ha sempre messo mio fratello, nell’organizzazione del Carnevale, nella costruzione dei carri e nella partecipazione ai numerosi eventi che facciamo a Novara e in giro per l’Italia”.

Inoltre non posso tollerare che vengano mosse delle critiche alla nostra associazione - aggiunge la regina - regolarmente registrata, che conta più di 500 iscritti e che si adopera non solo per organizzare il Carnevale, offrendo momenti di festa a piccoli e grandi, ma allo stesso tempo per fare beneficienza: nel tempo ha aiutato e continua a sostenere numerose realtà come “Il sorriso di Luca”, Edo’s Smile, la protezione civile, la Caritas, i bambini del Santa Lucia e molte altre. Tutto questo per la quasi totalità a nostre spese, dal Comune di Novara in tre anni abbiamo avuto 1.500 euro. Per tutte queste accuse infondate stiamo pensando di agire per vie legali”. Su questo ultimo punto Capra commenta: “Non mi sembra di avere detto cose così oltraggiose ma facciano pure quello che vogliono”. E aggiunge ironico: “Tanto al massimo mi danno i domiciliari visto che ho più di 80 anni”.

Valentina Sarmenghi  


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