Referendum, Giachetti al Broletto: «Riforme che inseguiamo da trent’anni»

Referendum, Giachetti al Broletto: «Riforme che inseguiamo da trent’anni»
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NOVARA - «Il Partito democratico non vive sicuramente un momento felicissimo, ma non il Pd in sé… E’ una comunità “ferita” da una serie di prese di posizione da parte di alcuni che pensano che, siccome con hanno più la guida del partito, possano in qualche modo “boicottarlo”. Sono gli stessi che quando avevano la maggioranza pretendevano che vi fosse lealtà e disciplina. Però penso che la comunità del Pd sia grande, forte; e che possa superare questi momenti difficili». Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera dei Deputati venuto a Novara lunedì sera su invito del comitato “SiRiforma” per il voto favorevole al referendum sulla riforma costituzionale, ha liquidato con poche parole e un sorriso le ultime vicende legate a quanto accaduto negli ultimi giorni fra i “dem”: dal “rientro” di Gianni Cuperlo sino alla conferma delle posizioni contrarie alla riforma Renzi-Boschi da parte della “sinistra” del partito. Per il resto, in un Arengo del Broletto gremito, Giachetti, introdotto da Giuseppe Genoni, ha ribadito le principali ragioni per le quali il prossimo 4 dicembre è importante votare “Sì”: «Sono riforme che inseguiamo da trent’anni - ha detto tra l’altro - Riforme necessarie per fare in modo che l’Italia diventi più simile ad altri Paesi europei. Più semplice, dove le cose possano funzionare meglio».

Un intervento improntato essenzialmente sulla necessità di dare, nella maniera più semplice possibile, risposte a diversi quesiti in queste settimane un po’ sulla bocca di tutti: riforme dopo trent’anni di parole (prendendo quindi spunto dal titolo della serata), cominciando da spiegare perché questa riforma debba essere considerata “legittima”. Giachetti, a questo proposito, ha voluto usare le parole utilizzate dalla Corte costituzionale nella sentenza che ha dichiarato incostituzionale il “Porcellum” (“…le elezioni che si sono svolte in applicazione anche delle norme ritenute costituzionalmente illegittime costituiscono (…) un fatto concluso, posto che il processo di composizione delle Camere si compie con la proclamazione degli eletti”). Nella sostanza, per la Corte «tanto il Parlamento quanto i suoi atti sono legittimi».

Sul fronte del “no” invece domani pomeriggio fa tappa a Novara l' #IoDicoNo TrenoTour del Movimento 5 Stelle. Alle 17 in piazza Cavour i portavoce nazionali Alessandro Di Battista, Manlio Di Stefano, Roberto Fico, Vito Crimi, Carlo Sibilia, Paola Carinelli, Davide Crippa, Dalila Nesci, Ivan Della Valle, Giorgio Sorial, la portavoce in Europa Tiziana Beghin ed i portavoce regionali piemontesi Giorgio Bertola, Davide Bono e Giampaolo Andrissi parleranno con i cittadini spiegando “l'inganno del quesito truffa della 'riforma' Renzi-Verdini-Boschi. I cittadini - spiegano i pentastellati - potranno parlare con i portavoce M5S delle vere riforme che servono a questo Paese: lotta alla povertà e reddito di cittadinanza, una rete di trasporti locali efficiente, tutela del territorio, aiuti alle piccole e medie imprese, tutela del lavoro, lotta alla corruzione e le mafie, sicurezza”.

Luca Mattioli

s.d.

Leggi di più e segui tutti gli eventi sul referendum costituzionale sul Corriere di Novara  


NOVARA - «Il Partito democratico non vive sicuramente un momento felicissimo, ma non il Pd in sé… E’ una comunità “ferita” da una serie di prese di posizione da parte di alcuni che pensano che, siccome con hanno più la guida del partito, possano in qualche modo “boicottarlo”. Sono gli stessi che quando avevano la maggioranza pretendevano che vi fosse lealtà e disciplina. Però penso che la comunità del Pd sia grande, forte; e che possa superare questi momenti difficili». Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera dei Deputati venuto a Novara lunedì sera su invito del comitato “SiRiforma” per il voto favorevole al referendum sulla riforma costituzionale, ha liquidato con poche parole e un sorriso le ultime vicende legate a quanto accaduto negli ultimi giorni fra i “dem”: dal “rientro” di Gianni Cuperlo sino alla conferma delle posizioni contrarie alla riforma Renzi-Boschi da parte della “sinistra” del partito. Per il resto, in un Arengo del Broletto gremito, Giachetti, introdotto da Giuseppe Genoni, ha ribadito le principali ragioni per le quali il prossimo 4 dicembre è importante votare “Sì”: «Sono riforme che inseguiamo da trent’anni - ha detto tra l’altro - Riforme necessarie per fare in modo che l’Italia diventi più simile ad altri Paesi europei. Più semplice, dove le cose possano funzionare meglio».

Un intervento improntato essenzialmente sulla necessità di dare, nella maniera più semplice possibile, risposte a diversi quesiti in queste settimane un po’ sulla bocca di tutti: riforme dopo trent’anni di parole (prendendo quindi spunto dal titolo della serata), cominciando da spiegare perché questa riforma debba essere considerata “legittima”. Giachetti, a questo proposito, ha voluto usare le parole utilizzate dalla Corte costituzionale nella sentenza che ha dichiarato incostituzionale il “Porcellum” (“…le elezioni che si sono svolte in applicazione anche delle norme ritenute costituzionalmente illegittime costituiscono (…) un fatto concluso, posto che il processo di composizione delle Camere si compie con la proclamazione degli eletti”). Nella sostanza, per la Corte «tanto il Parlamento quanto i suoi atti sono legittimi».

Sul fronte del “no” invece domani pomeriggio fa tappa a Novara l' #IoDicoNo TrenoTour del Movimento 5 Stelle. Alle 17 in piazza Cavour i portavoce nazionali Alessandro Di Battista, Manlio Di Stefano, Roberto Fico, Vito Crimi, Carlo Sibilia, Paola Carinelli, Davide Crippa, Dalila Nesci, Ivan Della Valle, Giorgio Sorial, la portavoce in Europa Tiziana Beghin ed i portavoce regionali piemontesi Giorgio Bertola, Davide Bono e Giampaolo Andrissi parleranno con i cittadini spiegando “l'inganno del quesito truffa della 'riforma' Renzi-Verdini-Boschi. I cittadini - spiegano i pentastellati - potranno parlare con i portavoce M5S delle vere riforme che servono a questo Paese: lotta alla povertà e reddito di cittadinanza, una rete di trasporti locali efficiente, tutela del territorio, aiuti alle piccole e medie imprese, tutela del lavoro, lotta alla corruzione e le mafie, sicurezza”.

Luca Mattioli

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