Riccardo Mele vince l’edizione 2015 del premio Marcoli
NOVARA - E’ Riccardo Mele, della IV C del liceo scientifico Antonelli, il vincitore dell’edizione 2015 del Premio Ettore Marcoli, manifestazione che giunge quest’anno alla sua quarta annualità. La consegna del premio (un assegno da 1.500 euro) si è svolta venerdì alla sede del liceo. Argomento sul quale i ragazzi di quarta e quinta della scuola un tempo frequentata dall’imprenditore ucciso nel 2010 hanno dovuto cimentarsi, il loro sogno di un nuovo mondo.
Presenti alla consegna, i responsabili dell’associazione culturale Marcoli (Marcello Picchio, Matteo Galligani e altri rappresentanti del gruppo). Con loro la vedova dell’imprenditore, Susanna Pulici, le due sorelle, Barbara e Maria Cristina Marcoli, l’assessore alla Cultura, Paola Turchelli e il dirigente scolastico, Mauro Verzeroli. «Come ogni anno – hanno spiegato i membri dell’associazione – sono stati molto belli i lavori degli studenti. La scelta, da parte della giuria, è caduta sul lavoro di Riccardo, un racconto dal titolo “Tutti si sbagliavano”».
Questa la motivazione del premio: «Cambiare il mondo con un graffito? Di sicuro il protagonista di “Tutti si sbagliavano” ha cambiato la sua vita e quella del suo quartiere. E lo ha fatto con quella dinamica tipica di chi vuole modificare l’esistente senza avere a disposizione il potere dell’autorità: con una conquista che passa inevitabilmente in mezzo a scetticismo e ostilità. Nel racconto è questo l’atteggiamento degli anziani della zona, ma anche dei coetanei del giovane artista. E sa di cambiamento generazionale la scritta immaginata dal protagonista per il suo murale: “Non potete odiare i nuovi eroi perché è loro il mondo”. Una frase altamente simbolica perché permette di identificare l’auto-consapevolezza di una generazione. Al di là delle caratteristiche di questi “nuovi eroi” basta la loro enunciazione a far capire che l’autore ha intravisto un particolare spesso sfuggito ai componenti delle generazioni successive a quelle che hanno vissuto da protagoniste gli anni ’60-’70: proprio il considerarsi depositarie del futuro del mondo. Solo questa sensazione – sentire che è “nostro il mondo” – può spingere a volerne uno migliore. E’ una sensazione di forza che diventa consapevolezza…». «I lavori – hanno spiegato Verzeroli e i rappresentanti dell’associazione – saranno messi online a breve sul sito web www.ilmondodiettore.it/blog». Turchelli: «E’ bello premiare ragazzi che si impegnano e danno il massimo. Il tutto in un’iniziativa che ha saputo trasformare il dolore in dono. Queste sono le notizie belle da dare».
Monica Curino
NOVARA - E’ Riccardo Mele, della IV C del liceo scientifico Antonelli, il vincitore dell’edizione 2015 del Premio Ettore Marcoli, manifestazione che giunge quest’anno alla sua quarta annualità. La consegna del premio (un assegno da 1.500 euro) si è svolta venerdì alla sede del liceo. Argomento sul quale i ragazzi di quarta e quinta della scuola un tempo frequentata dall’imprenditore ucciso nel 2010 hanno dovuto cimentarsi, il loro sogno di un nuovo mondo.
Presenti alla consegna, i responsabili dell’associazione culturale Marcoli (Marcello Picchio, Matteo Galligani e altri rappresentanti del gruppo). Con loro la vedova dell’imprenditore, Susanna Pulici, le due sorelle, Barbara e Maria Cristina Marcoli, l’assessore alla Cultura, Paola Turchelli e il dirigente scolastico, Mauro Verzeroli. «Come ogni anno – hanno spiegato i membri dell’associazione – sono stati molto belli i lavori degli studenti. La scelta, da parte della giuria, è caduta sul lavoro di Riccardo, un racconto dal titolo “Tutti si sbagliavano”».
Questa la motivazione del premio: «Cambiare il mondo con un graffito? Di sicuro il protagonista di “Tutti si sbagliavano” ha cambiato la sua vita e quella del suo quartiere. E lo ha fatto con quella dinamica tipica di chi vuole modificare l’esistente senza avere a disposizione il potere dell’autorità: con una conquista che passa inevitabilmente in mezzo a scetticismo e ostilità. Nel racconto è questo l’atteggiamento degli anziani della zona, ma anche dei coetanei del giovane artista. E sa di cambiamento generazionale la scritta immaginata dal protagonista per il suo murale: “Non potete odiare i nuovi eroi perché è loro il mondo”. Una frase altamente simbolica perché permette di identificare l’auto-consapevolezza di una generazione. Al di là delle caratteristiche di questi “nuovi eroi” basta la loro enunciazione a far capire che l’autore ha intravisto un particolare spesso sfuggito ai componenti delle generazioni successive a quelle che hanno vissuto da protagoniste gli anni ’60-’70: proprio il considerarsi depositarie del futuro del mondo. Solo questa sensazione – sentire che è “nostro il mondo” – può spingere a volerne uno migliore. E’ una sensazione di forza che diventa consapevolezza…». «I lavori – hanno spiegato Verzeroli e i rappresentanti dell’associazione – saranno messi online a breve sul sito web www.ilmondodiettore.it/blog». Turchelli: «E’ bello premiare ragazzi che si impegnano e danno il massimo. Il tutto in un’iniziativa che ha saputo trasformare il dolore in dono. Queste sono le notizie belle da dare».
Monica Curino