Rinnovata la Convenzione per l’impiego di detenuti in lavori di pubblica utilità

Rinnovata la Convenzione per l’impiego di detenuti in lavori di pubblica utilità
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NOVARA – E’ stato rinnovato questa mattina, venerdì 11 dicembre, con la firma di tutti gli Enti coinvolti, il protocollo d’intesa per l’impiego dei detenuti in lavori di pubblica utilità. Una convenzione che ha per obiettivo la realizzazione di percorsi di inclusione sociale dedicati al recupero del patrimonio ambientale, del decoro urbano, dell’edilizia sociale, con il coinvolgimento appunto di detenuti. A firmare il protocollo, Comune, Casa circondariale, Magistratura di sorveglianza, Ufficio esecuzioni penali esterne (Uepe), Assa e, per la prima volta, l’Atc, l’Agenzia territoriale per la casa del Piemonte Nord. Presenti per il Comune, il sindaco Andrea Ballarè e l’assessore alle Politiche sociali, Elia Impaloni, per il carcere la direttrice Rosalia Marino, per l’Atc, il direttore generale Nicola Serravalle, per l’Assa, il presidente Marcello Marzo, per la Magistratura di sorveglianza, Lina Di Domenico e per l’Uepe, Santina Gemelli.
Una convenzione che ha caratteristiche di unicità in Italia, così come l’impegno intrapreso da molti anni dal carcere novarese con le locali istituzioni e con il Comune, in particolare lungo questa strada, quella del coinvolgimento dei detenuti in lavori socialmente utili e in altri progetti importanti anche al loro stesso reinserimento nella società. «Un protocollo – ha esordito Ballarè – che ha la durata di tre anni e che, pertanto, sarà in vigore sino al 2018. Oggi rinnoviamo quanto già promosso e realizzato da qualche anno, perché crediamo in questi progetti. Con questa nuova convenzione c’è una ‘new entry’, l’Atc appunto. Perché ora i detenuti potranno essere utilizzati anche per collaborare alla sistemazione di alcuni alloggi del Comune destinati all’edilizia sociale e che poi gestisce l’Atc, alloggi che necessitano, spesso, di interventi di manutenzione. Adesso potranno aiutarci anche i detenuti. Gli interventi saranno poi da stabilire. Gli alloggi saranno così rimessi a nuovo e potranno essere messi a disposizione di chi è senza casa».
Monica Curino

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 12 dicembre

NOVARA – E’ stato rinnovato questa mattina, venerdì 11 dicembre, con la firma di tutti gli Enti coinvolti, il protocollo d’intesa per l’impiego dei detenuti in lavori di pubblica utilità. Una convenzione che ha per obiettivo la realizzazione di percorsi di inclusione sociale dedicati al recupero del patrimonio ambientale, del decoro urbano, dell’edilizia sociale, con il coinvolgimento appunto di detenuti. A firmare il protocollo, Comune, Casa circondariale, Magistratura di sorveglianza, Ufficio esecuzioni penali esterne (Uepe), Assa e, per la prima volta, l’Atc, l’Agenzia territoriale per la casa del Piemonte Nord. Presenti per il Comune, il sindaco Andrea Ballarè e l’assessore alle Politiche sociali, Elia Impaloni, per il carcere la direttrice Rosalia Marino, per l’Atc, il direttore generale Nicola Serravalle, per l’Assa, il presidente Marcello Marzo, per la Magistratura di sorveglianza, Lina Di Domenico e per l’Uepe, Santina Gemelli.
Una convenzione che ha caratteristiche di unicità in Italia, così come l’impegno intrapreso da molti anni dal carcere novarese con le locali istituzioni e con il Comune, in particolare lungo questa strada, quella del coinvolgimento dei detenuti in lavori socialmente utili e in altri progetti importanti anche al loro stesso reinserimento nella società. «Un protocollo – ha esordito Ballarè – che ha la durata di tre anni e che, pertanto, sarà in vigore sino al 2018. Oggi rinnoviamo quanto già promosso e realizzato da qualche anno, perché crediamo in questi progetti. Con questa nuova convenzione c’è una ‘new entry’, l’Atc appunto. Perché ora i detenuti potranno essere utilizzati anche per collaborare alla sistemazione di alcuni alloggi del Comune destinati all’edilizia sociale e che poi gestisce l’Atc, alloggi che necessitano, spesso, di interventi di manutenzione. Adesso potranno aiutarci anche i detenuti. Gli interventi saranno poi da stabilire. Gli alloggi saranno così rimessi a nuovo e potranno essere messi a disposizione di chi è senza casa».
Monica Curino

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