Romagnano, ladri fanno man bassa in chiesa
ROMAGNANO SESIA - Nel bottino ci sono il grande crocifisso del Settecento, in ferro e dell'altezza di due metri, una statua della Madonna oltre ad arredi di altare e una via Crucis lignea comprensiva delle quattordici stazioni. Hanno fatto man bassa i ladri che hanno svaligiato la chiesetta di San Martino di Breclema, a Romagnano Sesia. E' il più antico luogo di culto della zona, oggetto in passato anche di campagne di studi dell'Università di Oxford con la collaborazione del compianto professor Carlo Dionisotti.
La chiesa è curata dagli abitanti della zona e dalla Confraternita del Corpus Domini. Le indagini sono aperte affidate ai carabinieri della locale stazione; con ogni probabilità i malintenzionati hanno agito di notte e, secondo alcuni, potrebbero essere stati disturbati visto che nulla avrebbe loro vietato di potersi impossessare anche dei banchi, del dipinto di san Martino e della campana, che già in passato qualcuno aveva tentato di sottrarre. C'è chi ipotizza un furto su commissione e chi avrebbe denunciato ai carabinieri l’ambigua presenza in zona di un sedicente prete giunto dal Milanese.
Ora la chiesa rimarrà chiusa e nelle prossime settimane si deciderà il da farsi. In Confraternita si è anche parlato di collocare una telecamera perchè possa servire da deterrente oltre che da controllo.
Paolo Usellini
ROMAGNANO SESIA - Nel bottino ci sono il grande crocifisso del Settecento, in ferro e dell'altezza di due metri, una statua della Madonna oltre ad arredi di altare e una via Crucis lignea comprensiva delle quattordici stazioni. Hanno fatto man bassa i ladri che hanno svaligiato la chiesetta di San Martino di Breclema, a Romagnano Sesia. E' il più antico luogo di culto della zona, oggetto in passato anche di campagne di studi dell'Università di Oxford con la collaborazione del compianto professor Carlo Dionisotti.
La chiesa è curata dagli abitanti della zona e dalla Confraternita del Corpus Domini. Le indagini sono aperte affidate ai carabinieri della locale stazione; con ogni probabilità i malintenzionati hanno agito di notte e, secondo alcuni, potrebbero essere stati disturbati visto che nulla avrebbe loro vietato di potersi impossessare anche dei banchi, del dipinto di san Martino e della campana, che già in passato qualcuno aveva tentato di sottrarre. C'è chi ipotizza un furto su commissione e chi avrebbe denunciato ai carabinieri l’ambigua presenza in zona di un sedicente prete giunto dal Milanese.
Ora la chiesa rimarrà chiusa e nelle prossime settimane si deciderà il da farsi. In Confraternita si è anche parlato di collocare una telecamera perchè possa servire da deterrente oltre che da controllo.
Paolo Usellini