Sabato 13 pranzo per gli anziani a S. Agabio
NOVARA – Sabato 13 giugno alle 12.30 in via Falcone 9, all’ex sede del Cdq di S. Agabio, la “Scuola di lingua e cultura italiana” della Comunità di Sant’Egidio offrirà un pranzo agli anziani del quartiere.
Sarà un momento di incontro in un luogo che è punto di riferimento per S. Agabio. Al piano terra, infatti, due volte a settimana si riuniscono gli anziani, al piano superiore si svolgono le lezioni della scuola d’italiano. “Abbiamo pensato – spiegano da S. Egidio – di farli incontrare per favorire una conoscenza e superare la diffidenza: anche così iniziano i rapporti di “buon vicinato””.
La Comunità di Sant’Egidio opera da trent’anni nel quartiere e ora è impegnata nel progetto di monitoraggio attivo rivolto agli anziani over 75, denominato “Viva gli anziani”, che si pone come obiettivo di combattere l’isolamento sociale e la solitudine. Questo pranzo pensato dagli allievi (dai 18 ai 66 anni) della scuola d’italiano provenienti da tanti paesi differenti come Guinea, Ucraina, Nigeria, Bangladesh, Marocco, Albania, Tunisia, Costa d’Avorio, Burkina Faso e dai loro maestri, vuol far incontrare mondi differenti ma non per forza contrapposti. Anziani e persone che provengono da altri mondi, “nuovi europei”, insieme per un momento di festa con lo scopo di colmare un vuoto d’incontro e di dialogo.
mo.c.
NOVARA – Sabato 13 giugno alle 12.30 in via Falcone 9, all’ex sede del Cdq di S. Agabio, la “Scuola di lingua e cultura italiana” della Comunità di Sant’Egidio offrirà un pranzo agli anziani del quartiere.
Sarà un momento di incontro in un luogo che è punto di riferimento per S. Agabio. Al piano terra, infatti, due volte a settimana si riuniscono gli anziani, al piano superiore si svolgono le lezioni della scuola d’italiano. “Abbiamo pensato – spiegano da S. Egidio – di farli incontrare per favorire una conoscenza e superare la diffidenza: anche così iniziano i rapporti di “buon vicinato””.
La Comunità di Sant’Egidio opera da trent’anni nel quartiere e ora è impegnata nel progetto di monitoraggio attivo rivolto agli anziani over 75, denominato “Viva gli anziani”, che si pone come obiettivo di combattere l’isolamento sociale e la solitudine. Questo pranzo pensato dagli allievi (dai 18 ai 66 anni) della scuola d’italiano provenienti da tanti paesi differenti come Guinea, Ucraina, Nigeria, Bangladesh, Marocco, Albania, Tunisia, Costa d’Avorio, Burkina Faso e dai loro maestri, vuol far incontrare mondi differenti ma non per forza contrapposti. Anziani e persone che provengono da altri mondi, “nuovi europei”, insieme per un momento di festa con lo scopo di colmare un vuoto d’incontro e di dialogo.
mo.c.