«Senza legge, mia figlia vittima due volte»

«Senza legge, mia figlia vittima due volte»
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Le prime ripercussioni del No al referendum, e della conseguente crisi di Governo, si faranno sentire presto.

Tra le leggi e i provvedimenti, infatti, che rischiano di finire in "zona parcheggio", anche quella sul cyberbullismo, voluta dalla senatrice Pd Elena Ferrara e da Paolo Picchio, il papà di Carolina, dalla cui tragica morte è sorta l’esigenza di intervenire al più presto con una regolamentazione specifica sul web.

La legge sulla "Tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del Cyberbullismo", approvata alla Camera a settembre con 242 sì, 73 no e 48 astensioni, e modificata in corso d'opera con emendamenti che la estendo- no anche ai maggiorenni, adesso rischia di finire nel dimenticatoio. La colpa è anche della farraginosità del testo, nel quale sono state inserite molte norme che esulano dall'ambito dei minori e da quello scolastico. La proposta di legge ora è parcheggiata in commissione al Senato. Cosa accadrà?

La prima reazione di Paolo Picchio, il papà di Carolina, alla possibilità che la legge possa saltare, è veemente: «Se non si dovesse approvare la legge, quella a tutela dei minori approvata al Senato - sbotta - mia figlia sarebbe vittima due volte: non solo per quello che le è successo, ma perché non siamo riusciti a raccogliere la forza del messaggio che ci ha lasciato».

Sandro Devecchi

 

Leggi tutto l’articolo sul Corriere di Novara di Giovedì 8 Dicembre 2016

 

Le prime ripercussioni del No al referendum, e della conseguente crisi di Governo, si faranno sentire presto.

Tra le leggi e i provvedimenti, infatti, che rischiano di finire in "zona parcheggio", anche quella sul cyberbullismo, voluta dalla senatrice Pd Elena Ferrara e da Paolo Picchio, il papà di Carolina, dalla cui tragica morte è sorta l’esigenza di intervenire al più presto con una regolamentazione specifica sul web.

La legge sulla "Tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del Cyberbullismo", approvata alla Camera a settembre con 242 sì, 73 no e 48 astensioni, e modificata in corso d'opera con emendamenti che la estendo- no anche ai maggiorenni, adesso rischia di finire nel dimenticatoio. La colpa è anche della farraginosità del testo, nel quale sono state inserite molte norme che esulano dall'ambito dei minori e da quello scolastico. La proposta di legge ora è parcheggiata in commissione al Senato. Cosa accadrà?

La prima reazione di Paolo Picchio, il papà di Carolina, alla possibilità che la legge possa saltare, è veemente: «Se non si dovesse approvare la legge, quella a tutela dei minori approvata al Senato - sbotta - mia figlia sarebbe vittima due volte: non solo per quello che le è successo, ma perché non siamo riusciti a raccogliere la forza del messaggio che ci ha lasciato».

Sandro Devecchi

 

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