Sequestrata l’area camper a Maggiora

Sequestrata l’area camper a Maggiora
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Una dozzina di motociclette e motorini bruciati, tende ancora montate con dentro sacchi a pelo e zaini, i resti dei bagni chimici incendiati nella notte tra sabato e domenica e tanta spazzatura di ogni tipo. Così si presenta l’area camper,  in località cascina Fugnano, nei pressi dell’impianto del Mottaccio del Balmone a Maggiora, messa sotto sequestro da Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato nella giornata di lunedì, come conferma un arrabbiato Giuseppe Fasola, sindaco del paese del medio novarese: «Non so cosa vogliono fare i Carabinieri e la Forestale. Lunedì sono venuti in municipio hanno chiesto atti e documenti e poi hanno posto sotto sequestro la zona, motivandolo con il fatto

Una dozzina di motociclette e motorini bruciati, tende ancora montate con dentro sacchi a pelo e zaini, i resti dei bagni chimici incendiati nella notte tra sabato e domenica e tanta spazzatura di ogni tipo. Così si presenta l’area camper,  in località cascina Fugnano, nei pressi dell’impianto del Mottaccio del Balmone a Maggiora, messa sotto sequestro da Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato nella giornata di lunedì, come conferma un arrabbiato Giuseppe Fasola, sindaco del paese del medio novarese: «Non so cosa vogliono fare i Carabinieri e la Forestale. Lunedì sono venuti in municipio hanno chiesto atti e documenti e poi hanno posto sotto sequestro la zona, motivandolo con il fatto che vi era il rischio ambientale causa i rifiuti lasciati e per la roba bruciata. Il sequestro ha però impedito alla ditta incaricata di far pulizia, come previsto.  Non capisco questo accanimento contro questa manifestazione. In prefettura a Novara era stato fatto un piano per la sicurezza e l’ordine pubblico e tutto è stato eseguito. Su sessantamila persone in festa, che vi siano stati quattro ubriachi che hanno creato problemi ci può stare. Sicuramente da parte di qualcuno vi è stata un’euforia esagerata,  ma non si può evidenziare solo quello e non il fatto di aver riportato una manifestazione internazionale a Maggiora con tutto l’indotto che ne consegue». L’area interessata è anche sul territorio del Comune di Borgomanero? «Sì, una parte dell’area è sul territorio del Comune di Maggiora, un’altra su Borgomanero. Noi avevamo fatto una dichiarazione che scagionava il Comune di Borgomanero da tutti gli oneri. Tutto il resto della zona è stata pulita, abbiamo fatto lavorare anche i migranti, pagati regolarmente con i vaucher. Noi comunque non ci facciamo fermare. è nostra intenzione continuare fino al 2020 se ci sarà permesso. Se no chiederemo i danni». 
Secondo quello che emerge dal racconto del sindaco il sequestro dovrebbe essere stato eseguito a fine cautelativi per verificare eventuali contaminazioni causate dagli incendi di plastica, olio e altre sostanze, un prassi già avvenuta in altre realtà. Il campo fino a poco tempo fa era infatti coltivato e tornerà l’anno prossimo a essere seminato. Uno degli affittuari, Angelo Tozzini, agricoltore minimizza il provvedimento: «Mi hanno avvertito che il terreno è stato sequestrato per capire se gli incendi hanno inquinato. Penso che già dalla settimana prossima avverrà la pulizia dell’area. Di rifiuti effettivamente ce ne sono tanti. Un mare di immondizia».
Il Comune di Borgomanero,  interpellato in merito,  ha risposto di «aver ricevuto solo una segnalazione che l’area era stata chiusa per essere monitorata in seguito all’incendio dei bagni chimici ed evitare così  rischi di inquinamento».

m.d.

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