«Settore sanitario e socio-assistenziale: necessaria l’integrazione»
NOVARA - Un impegno nuovo (almeno parzialmente) e, allo stesso tempo impegnativo. Questo perché l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, anche nel corso della sua ultima visita a Novara, ha dato tempi precisi per l’attuazione delle indicazioni necessarie per poter procedere con l’attuazione della riforma dei Distretti sanitari in Piemonte.
E’ il compito che Adriano Giacoletto (classe 1957, laureato in Giurisprudenza dipendente dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, già Direttore amministrativo dell’Aou novarese e quindi Direttore generale dell’Asl Vco fino allo scorso aprile) dovrà svolgere nei prossimi sei mesi.
«Dalla mia – ha commentato Giacoletto – ho trovato un’Asl resa decisamente forte e sana sul piano economico e ben coordinata su quello operativo dell’organizzazione dei servizi, un’”eredità” per la quale devo i miei ringraziamenti al dottor Emilio Iodice, che mi ha preceduto nella gestione degli ultimi anni. Detto questo siamo consapevoli, tutti insieme, che entro la fine del 2015 dovremo produrre quanto previsto dalle linee guida che ci sono state fornite come enunciazione dei principi che caratterizzeranno il nuovo Piano per l’assistenza territoriale della Regione, Piano che prevede la riorganizzazione dei Distretti sanitari. Personalmente concordo con l’assessore a proposito della necessità di integrazione osmotica tra il settore strettamente sanitario e quello socio-assistenziale, evitando e uscendo definitivamente dall’attuale zona grigia che ha fino a questo momento caratterizzato la gestione di entrambe i servizi. L’obiettivo è quello di una presa in carico del paziente a trecentosessanta gradi, indirizzandolo al settore sanitario o a quello della socio-assistenza: in questo senso diventa fondamentale il rapporto con i sindaci, nostro polso della situazione rispetto alle esigenze territoriali che ci consentiranno la programmazione di interventi concretamente calati nella realtà. Ho già incontrato alcuni dei primi cittadini del Novarese e mi auguro di potermi al più presto confrontare anche con gli altri. Altro partner che riteniamo importantissimo – ha aggiunto il Direttore generale dell’Asl No – è quello dei Consorzi: sia le Asl, sia i Consorzi sono stati sottoposti a tagli e penso che l’incontro tra due interlocutori impoveriti possa invece creare un solidale punto di forza, soprattutto alla luce della gestione di comuni problemi in termini di assistenza».
Lalla Negri
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 1 giugno 2015
NOVARA - Un impegno nuovo (almeno parzialmente) e, allo stesso tempo impegnativo. Questo perché l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, anche nel corso della sua ultima visita a Novara, ha dato tempi precisi per l’attuazione delle indicazioni necessarie per poter procedere con l’attuazione della riforma dei Distretti sanitari in Piemonte.
E’ il compito che Adriano Giacoletto (classe 1957, laureato in Giurisprudenza dipendente dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, già Direttore amministrativo dell’Aou novarese e quindi Direttore generale dell’Asl Vco fino allo scorso aprile) dovrà svolgere nei prossimi sei mesi.
«Dalla mia – ha commentato Giacoletto – ho trovato un’Asl resa decisamente forte e sana sul piano economico e ben coordinata su quello operativo dell’organizzazione dei servizi, un’”eredità” per la quale devo i miei ringraziamenti al dottor Emilio Iodice, che mi ha preceduto nella gestione degli ultimi anni. Detto questo siamo consapevoli, tutti insieme, che entro la fine del 2015 dovremo produrre quanto previsto dalle linee guida che ci sono state fornite come enunciazione dei principi che caratterizzeranno il nuovo Piano per l’assistenza territoriale della Regione, Piano che prevede la riorganizzazione dei Distretti sanitari. Personalmente concordo con l’assessore a proposito della necessità di integrazione osmotica tra il settore strettamente sanitario e quello socio-assistenziale, evitando e uscendo definitivamente dall’attuale zona grigia che ha fino a questo momento caratterizzato la gestione di entrambe i servizi. L’obiettivo è quello di una presa in carico del paziente a trecentosessanta gradi, indirizzandolo al settore sanitario o a quello della socio-assistenza: in questo senso diventa fondamentale il rapporto con i sindaci, nostro polso della situazione rispetto alle esigenze territoriali che ci consentiranno la programmazione di interventi concretamente calati nella realtà. Ho già incontrato alcuni dei primi cittadini del Novarese e mi auguro di potermi al più presto confrontare anche con gli altri. Altro partner che riteniamo importantissimo – ha aggiunto il Direttore generale dell’Asl No – è quello dei Consorzi: sia le Asl, sia i Consorzi sono stati sottoposti a tagli e penso che l’incontro tra due interlocutori impoveriti possa invece creare un solidale punto di forza, soprattutto alla luce della gestione di comuni problemi in termini di assistenza».
Lalla Negri
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 1 giugno 2015