Soroptimist Day, continua l'impegno del Club contro la violenza sulle donne

Soroptimist Day, continua l'impegno del Club contro la violenza sulle donne
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BORGOMANERO - E’ calato un silenzio quasi irreale al ristorante “Da Paniga” durante il meeting del Soroptimist Club Alto Novarese presieduto dalla dottoressa Grazia Nuvolone quando la relatrice della serata, la dottoressa Piera Bossi, magistrato già in servizio presso il Tribunale di Novara e ora Giudice dibattimentale presso il Tribunale di Busto Arsizio ha riferito di un episodio raccapricciante, una violenza sessuale compiuta nei confronti di un bambino che frequentava la seconda classe elementare molestato dal suo insegnante che per questo motivo è stato condannato in primo grado ad una pena detentiva di sei anni. Il Giudice Bossi che ha emesso la sentenza ha preso spunto da questo fatto per parlare, in occasione del “Soroptimist day”,il giorno dedicato alla sensibilizzazione contro le violenze di genere consumate in modo particolare nei confronti di donne e bambini, della sua attività di magistrato, quando, esaurita la fase istruttoria si arriva nell’

BORGOMANERO - E’ calato un silenzio quasi irreale al ristorante “Da Paniga” durante il meeting del Soroptimist Club Alto Novarese presieduto dalla dottoressa Grazia Nuvolone quando la relatrice della serata, la dottoressa Piera Bossi, magistrato già in servizio presso il Tribunale di Novara e ora Giudice dibattimentale presso il Tribunale di Busto Arsizio ha riferito di un episodio raccapricciante, una violenza sessuale compiuta nei confronti di un bambino che frequentava la seconda classe elementare molestato dal suo insegnante che per questo motivo è stato condannato in primo grado ad una pena detentiva di sei anni. Il Giudice Bossi che ha emesso la sentenza ha preso spunto da questo fatto per parlare, in occasione del “Soroptimist day”,il giorno dedicato alla sensibilizzazione contro le violenze di genere consumate in modo particolare nei confronti di donne e bambini, della sua attività di magistrato, quando, esaurita la fase istruttoria si arriva nell’aula del Tribunale per il processo. “Il giudice dibattimentale – ha spiegato – non deve conoscere nulla di quanto è stato svolto nella fase preliminare, dalle indagini svolte dall’autorità giudiziaria, alla decisione del Giudice per le indagini preliminari (Gip) ma è chiamato ad istruire il processo. Viene svolto il dibattimento e al termine spetta al giudice emettere la sentenza. Non c’è l’immediatezza del giudizio ma è necessario soprattutto quando si è in presenza di violenze consumate tra le pareti domestiche ricostruire con attenzione, scrupolo e altrettanta cautela quello che è accaduto senza trascurare nessun particolare, attraverso anche un’indagine approfondita nell’ambito del nucleo famigliare. Risulta poi fondamentale – ha aggiunto Bossi – durante la fase delle indagini che le testimonianze raccolte vengano verbalizzate perché talvolta il processo viene celebrato a distanza di tempo dall’accaduto e questo lasso di tempo potrebbe far sì che il testimone non si ricordi o ricordi solo parzialmente quello che aveva visto o sentito. In sede dibattimentale le testimonianze verbalizzate sono fondamentali perché potrebbero anche fare emergere delle contraddizioni”. Una particolare attenzione viene riservata quando a testimoniare sono i minori. “Viene chiesto – ha spiegato la relatrice – quello che in gergo è definito incidente probatorio per raccogliere la testimonianza video registrata del bambino con l’assistenza di una psicologa. Questo per evitare ulteriori traumi al minore in aggiunta a quelli che ha già subito”. Ad ascoltare la dottoressa Bossi un attento uditorio: oltre alla socie del club e a diversi ospiti anche il Sindaco Anna Tinivella e due “addetti ai lavori”: il Capitano Eliseo Mattia Virgillo neo Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Novara e il Luogotenente Luca Bianchi Fossati comandante della Tenenza di Borgomanero. Una presenza la loro non casuale ma per rafforzare un rapporto di collaborazione avviato da tempo tra Soroptimist e Arma. Nei mesi scorsi diverse caserme dislocate sul territorio novarese hanno ricevuto da Soroptimist delle valigette contenente un sofisticato kit di videoregistrazione per consentire ai Carabinieri anche in condizioni estreme, di raccogliere le testimonianze di chi ha subito violenza. 

Carlo Panizza

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