Sorpresa alla Fondazione Marazza: il presidente dà le dimissioni

Sorpresa alla Fondazione Marazza: il presidente dà le dimissioni
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BORGOMANERO – La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno al temine della riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Achille Marazza tenutasi oggi sabato 24 gennaio: il suo presidente Paolo Bignoli (nella foto di Panizza) ha rassegnato le dimissioni.  “Questa scelta tanto sofferta – spiega lo stesso Bignoli in un comunicato - trova la sua principale ragione nell’attaccamento alla Fondazione stessa; nessuno può permettere che i propri impegni personali possano rallentare o arrestare lo sviluppo e la crescita della Biblioteca. Tale decisione è dettata esclusivamente da ragioni professionali, per impegni continui che mi tengono lontano da Borgomanero e dalla Fondazione da ormai troppo tempo. Per questo motivo non mi è stato più possibile rappresentare la Biblioteca Marazza con la consueta assiduità. L’onore di una carica non può essere anteposto alle priorità dell’ente che si rappresenta; è giusto, dunque, per quanto difficile, lasciare ad altri il compito di continuare e migliorare il lavoro portato avanti in tutti questi anni”.

Carlo Panizza

BORGOMANERO – La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno al temine della riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Achille Marazza tenutasi oggi sabato 24 gennaio: il suo presidente Paolo Bignoli (nella foto di Panizza) ha rassegnato le dimissioni.  “Questa scelta tanto sofferta – spiega lo stesso Bignoli in un comunicato - trova la sua principale ragione nell’attaccamento alla Fondazione stessa; nessuno può permettere che i propri impegni personali possano rallentare o arrestare lo sviluppo e la crescita della Biblioteca. Tale decisione è dettata esclusivamente da ragioni professionali, per impegni continui che mi tengono lontano da Borgomanero e dalla Fondazione da ormai troppo tempo. Per questo motivo non mi è stato più possibile rappresentare la Biblioteca Marazza con la consueta assiduità. L’onore di una carica non può essere anteposto alle priorità dell’ente che si rappresenta; è giusto, dunque, per quanto difficile, lasciare ad altri il compito di continuare e migliorare il lavoro portato avanti in tutti questi anni”.

Carlo Panizza

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