Stadio comunale, dove regna il degrado

Stadio comunale, dove regna il degrado
Pubblicato:
Aggiornato:

BORGOMANERO - Non è solo il manto erboso dello stadio comunale di Borgomanero a versare in uno stato di assoluto degrado ma tutto l’impianto sportivo di via Matteotti. Costruito negli anni’90, lo stadio è sempre stato utilizzato dall’Associazione Calcio Borgomanero e per diverso tempo ha rappresentato il fiore all’occhiello per la città e non solo per la locale squadra di calcio che all’epoca militava in serie D e tra le pareti domestiche affrontava squadre altrettanto blasonate. Da alcuni anni la situazione, e non solo dal punto di vista calcistico, è decisamente peggiorata e la formazione rossoblu, che attualmente milita nel campionato di Eccellenza, si trova relegata all’ultimo posto in classifica. Tenuto conto dello stato di salute del terreno di gioco, le partite casalinghe vengono disputate sul campo sportivo di Santa Cristinetta in condivisione con l’altra società di calcio locale, l’Accademia Junior che lo gestisce per conto del Comune. Las tessa società gestisce anche un altro impianto sportivo, quello dislocato nella frazione di Santa Croce e da quest’anno, a fronte di un contributo annuo di 40.000 euro 

BORGOMANERO - Non è solo il manto erboso dello stadio comunale di Borgomanero a versare in uno stato di assoluto degrado ma tutto l’impianto sportivo di via Matteotti. Costruito negli anni’90, lo stadio è sempre stato utilizzato dall’Associazione Calcio Borgomanero e per diverso tempo ha rappresentato il fiore all’occhiello per la città e non solo per la locale squadra di calcio che all’epoca militava in serie D e tra le pareti domestiche affrontava squadre altrettanto blasonate. Da alcuni anni la situazione, e non solo dal punto di vista calcistico, è decisamente peggiorata e la formazione rossoblu, che attualmente milita nel campionato di Eccellenza, si trova relegata all’ultimo posto in classifica. Tenuto conto dello stato di salute del terreno di gioco, le partite casalinghe vengono disputate sul campo sportivo di Santa Cristinetta in condivisione con l’altra società di calcio locale, l’Accademia Junior che lo gestisce per conto del Comune. Las tessa società gestisce anche un altro impianto sportivo, quello dislocato nella frazione di Santa Croce e da quest’anno, a fronte di un contributo annuo di 40.000 euro erogato dal Comune, avrebbe dovuto accollarsi anche la gestione dello stadio di via Matteotti. Ma questo, nonostante l’Accademia Junior si sia aggiudicata la gara d’appalto, non è ancora ufficialmente avvenuto, come ci ha del resto confermato l’assessore allo Sport Pierfranco Mirizio.

A complicare le cose è, come abbiamo detto, lo stato di generale degrado dell’impianto sportivo che viene attualmente utilizzato, limitatamente alla pista di atletica rifatta qualche anno fa, dagli studenti per le lezioni di educazione fisica: i bagni al piano terra sono inservibili con i gabinetti intasati e per terra rifiuti di ogni genere, la porta di accesso al locale che veniva utilizzato come bar è spalancata dopo che qualcuno l’ha semi distrutta. All’esterno la situazione non è certo migliore: parte della recinzione è divelta, la “biglietteria” è stata imbrattata dai soliti ignoti con vernice spray e tutto attorno crescono erbacce che nessuno si sogna di togliere. Per la sistemazione del terreno di gioco invaso da larve bianche che ne hanno divorato le radici bisognerà attendere la prossima primavera. Lo ha detto il presidente di Accademia Junior Giancarlo Vezzola dopo avere effettuato un sopralluogo con i dirigenti comunali. Sopralluogo che ha fatto emergere altre criticità che riguarderebbero anche gli spogliatoi e i cancelli di ingresso. Tutto questo a causa di una carenza di manutenzione negli ultimi anni. Ora, per rendere nuovamente utilizzabile lo stadio per manifestazioni sportive, occorre una manutenzione straordinaria. Con un impegno di spesa, che, si prevede, non sarà indifferente. «Con la divisione tecnica – dice Mirizio – stiamo facendo il punto della situazione per verificare quali interventi dovranno essere effettuati. Occorreranno però dei mesi prima di arrivare ad una progettazione e per capire quante risorse dovranno essere impegnate. Poi dovremo fare i conti con le disponibilità di bilancio». Alla fin della fiera, aggiungiamo noi, a pagare saranno ancora una volta i contribuenti. Ma questa non è poi una grossa novità.

Carlo Panizza

Seguici sui nostri canali