Studio epidemiologico sulla popolazione ceranese, risultati a breve

Studio epidemiologico sulla popolazione ceranese, risultati a breve
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CERANO - Lo studio epidemiologico sulla popolazione ceranese, avviato negli anni scorsi allo scopo di verificare l’incidenza di talune patologie (soprattutto di carattere tumorale) in relazione alle condizione di inquinamento della zona, è terminato? Quali sono i risultati?

A chiedere notizie al riguardo è il consigliere del gruppo “Cerano Riparte” Alessandro Albanese, che ritiene opportuno che la cittadinanza venga informata sugli eventuali risultati o sullo stato dell’iter dello studio.

«Che fine ha fatto lo studio epidemiologico? Ritengo necessario – dichiara Albanese - ricordare alcune tappe della vicenda: il Consiglio provinciale di cui facevo parte, nella seduta del 26 novembre 2013, approvò un mio ordine del giorno che chiedeva all'Amministrazione di reperire i fondi necessari a completare lo studio: si trattava di 20mila euro da aggiungere ai 40mila già stanziati. Il 10 marzo 2014, in risposta ad un'interrogazione da me presentata, l'allora assessore provinciale all'ambiente Colombo dichiarò che la Provincia aveva messo a disposizione i fondi necessari al completamento dello studio: in totale quindi Palazzo Natta coprì la spesa necessaria, per 60mila euro totali. Lo studio riguardante il territorio di Cerano vide coinvolti diversi enti, quali Arpa, Asl e Università del Piemonte Orientale.

Più volte nel corso di questi due anni e mezzo di mandato amministrativo ho chiesto al sindaco Gatti, diretto responsabile della salute pubblica nel Comune di Cerano, notizie riguardanti l'importante indagine condotta sulla popolazione ceranese senza però avere riscontri. Arrivati a questo punto, siamo ormai alla fine del 2016, credo sia doverosa un'informazione ai ceranesi; ecco perché come consigliere comunale ho scritto ufficialmente al sindaco affinché si faccia carico di reperire i risultati dello studio e di illustrarli alla cittadinanza, questo in relazione all'importanza dell'argomento e nel rispetto dei ceranesi e di chi ha reso possibile questa indagine».

Interpellato sull’argomento il sindaco, Flavio Gatti, spiega che la prima parte dello studio dovrebbe concludersi a breve. «Prima delle vacanze estive – afferma il primo cittadino – ho avuto un colloquio con il responsabile dello studio, di Arpa Piemonte, il quale mi ha confermato che i risultati dovrebbero arrivare entro l’autunno. Non appena Arpa comunicherà i dati, sarà cura dell’Amministrazione informarne la popolazione».

Un altro problema aperto è quello della Consulta per l’Ambiente, dimessasi nei mesi scorsi.

«E’ intenzione dell’Amministrazione – assicura Gatti – ricostituire la Consulta. Ad allungare i tempi di pubblicazione del bando è stato un problema burocratico: uno dei membri della Consulta, infatti, ha comunicato le dimissioni al Comune ma non all’istituzione che rappresentava, pertanto non risultava effettivamente decaduto dall’incarico. A breve, comunque, sarà indetto il nuovo bando e l’organismo consultivo verrà ricostituito».

Daniela Uglietti

CERANO - Lo studio epidemiologico sulla popolazione ceranese, avviato negli anni scorsi allo scopo di verificare l’incidenza di talune patologie (soprattutto di carattere tumorale) in relazione alle condizione di inquinamento della zona, è terminato? Quali sono i risultati?

A chiedere notizie al riguardo è il consigliere del gruppo “Cerano Riparte” Alessandro Albanese, che ritiene opportuno che la cittadinanza venga informata sugli eventuali risultati o sullo stato dell’iter dello studio.

«Che fine ha fatto lo studio epidemiologico? Ritengo necessario – dichiara Albanese - ricordare alcune tappe della vicenda: il Consiglio provinciale di cui facevo parte, nella seduta del 26 novembre 2013, approvò un mio ordine del giorno che chiedeva all'Amministrazione di reperire i fondi necessari a completare lo studio: si trattava di 20mila euro da aggiungere ai 40mila già stanziati. Il 10 marzo 2014, in risposta ad un'interrogazione da me presentata, l'allora assessore provinciale all'ambiente Colombo dichiarò che la Provincia aveva messo a disposizione i fondi necessari al completamento dello studio: in totale quindi Palazzo Natta coprì la spesa necessaria, per 60mila euro totali. Lo studio riguardante il territorio di Cerano vide coinvolti diversi enti, quali Arpa, Asl e Università del Piemonte Orientale.

Più volte nel corso di questi due anni e mezzo di mandato amministrativo ho chiesto al sindaco Gatti, diretto responsabile della salute pubblica nel Comune di Cerano, notizie riguardanti l'importante indagine condotta sulla popolazione ceranese senza però avere riscontri. Arrivati a questo punto, siamo ormai alla fine del 2016, credo sia doverosa un'informazione ai ceranesi; ecco perché come consigliere comunale ho scritto ufficialmente al sindaco affinché si faccia carico di reperire i risultati dello studio e di illustrarli alla cittadinanza, questo in relazione all'importanza dell'argomento e nel rispetto dei ceranesi e di chi ha reso possibile questa indagine».

Interpellato sull’argomento il sindaco, Flavio Gatti, spiega che la prima parte dello studio dovrebbe concludersi a breve. «Prima delle vacanze estive – afferma il primo cittadino – ho avuto un colloquio con il responsabile dello studio, di Arpa Piemonte, il quale mi ha confermato che i risultati dovrebbero arrivare entro l’autunno. Non appena Arpa comunicherà i dati, sarà cura dell’Amministrazione informarne la popolazione».

Un altro problema aperto è quello della Consulta per l’Ambiente, dimessasi nei mesi scorsi.

«E’ intenzione dell’Amministrazione – assicura Gatti – ricostituire la Consulta. Ad allungare i tempi di pubblicazione del bando è stato un problema burocratico: uno dei membri della Consulta, infatti, ha comunicato le dimissioni al Comune ma non all’istituzione che rappresentava, pertanto non risultava effettivamente decaduto dall’incarico. A breve, comunque, sarà indetto il nuovo bando e l’organismo consultivo verrà ricostituito».

Daniela Uglietti

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