Tagli al bilancio del Comune di Borgomanero
BORGOMANERO - Per fare quadrare il Bilancio 2015 all’appello manca un milione di euro. E per cercare di mantenere i servizi essenziali sarà necessario effettuare drastici tagli. Lo hanno detto incontrando lunedì i giornalisti il sindaco Anna Tinivella e l’assessore al Bilancio Ignazio Stefano Zanetta. «Nel 2010
BORGOMANERO - Per fare quadrare il Bilancio 2015 all’appello manca un milione di euro. E per cercare di mantenere i servizi essenziali sarà necessario effettuare drastici tagli. Lo hanno detto incontrando lunedì i giornalisti il sindaco Anna Tinivella e l’assessore al Bilancio Ignazio Stefano Zanetta. «Nel 2010 – ha spiegato Zanetta – il Comune da Ici e addizionale Irpef incassava 4.650.000 euro a cui si aggiungevano altri 4 milioni derivanti da trasferimenti statali. Nel 2014 i borgomaneresi per Imu, Tasi e Irpef hanno pagato 12,9 milioni di euro. Di questi lo Stato ha incamerato 4.260.000 euro che sono andati ad alimentare il Fondo di solidarietà. Al Comune ne sono rimasi 8.640.000. Questo ci ha consentito lo scorso anno di mantenere gli stessi servizi. Per il 2015 lo Stato si tratterrà per il Fondo di solidarietà ulteriori 450.000 euro a cui si dovranno aggiungere 126.000 euro derivanti dalle tasse sui terreni agricoli e altri 214.000 per trasferimenti che il Comune dovrà versare al governo centrale. Al milione di euro mancante ci si arriva prevedendo minori introiti per gli oneri di urbanizzazione a causa della crisi che ha investito ormai da anni il settore edile e l’attesa per la definitiva approvazione del piano regolatore generale. C’è da chiedersi – ha aggiunto Zanetta – cosa dà lo Stato ai borgomaneresi che lo scorso anno hanno versato decine di milioni di euro di Irpef calcolata su un reddito imponibile complessivo pari a 302 milioni di euro».
«In previsione alla presentazione del Bilancio 2015 – ha aggiunto il sindaco Tinivella – abbiamo invitato i nostri dirigenti ad indicarci dove c’è ancora la possibilità di tagliare nei vari settori. Purtroppo dobbiamo prepararci al peggio perché certi servizi che sinora sono stati erogati anche in campo sociale non potranno più esserlo in futuro. Cercheremo di coinvolgere anche i Comuni della zona perché non è giusto che taluni servizi li debbano pagare solo i borgomaneresi quando a beneficiarne sono anche cittadini provenienti da altri località. Un esempio per tutti? Il 25 per cento degli studenti che frequentano la scuola media locale non è residente in città».
c.p.