Tagli Asl a Borgosesia, divampa la polemica

Tagli Asl a Borgosesia, divampa la polemica
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La polemica è divampata nelle ultime ore: sparisce il servizio analisi a Borgosesia e anche i paesi dell’alto novarese che rientrano nell’Asl di competenza vercellese potrebbero vedere venir meno questo servizio. Immediate le polemiche e le reazioni. Ma si tratterebbe di allarmismi non giustificati da dati oggettivi.

E a dirlo è i

La polemica è divampata nelle ultime ore: sparisce il servizio analisi a Borgosesia e anche i paesi dell’alto novarese che rientrano nell’Asl di competenza vercellese potrebbero vedere venir meno questo servizio. Immediate le polemiche e le reazioni. Ma si tratterebbe di allarmismi non giustificati da dati oggettivi.

E a dirlo è il direttore generale dell’Asl di Vercelli, Federico Gallo. «Non ci sono assolutamente pericoli di interruzione o dilazione del servizio in quanto l’attività in emergenza presso il Presidio di Borgosesia viene sempre e comunque garantita – spiega - l’unico aspetto che cambia è legato alla validazione dei referti, che non viene fatta in loco ma attraverso i sistemi di telemedicina che collegano simultaneamente il presidio valsesiano al laboratorio di Vercelli. Si tratta quindi di un aspetto formale e non sostanziale da un punto di vista del cittadino paziente che, lo ribadisco, continua ad avere lo stesso servizio senza alcun ritardo o addirittura cancellazione».

Appurato questo aspetto Gallo desidera aggiungere: «Nei mesi scorsi, come per molti altri servizi della nostra Asl, si è proceduto ad una analisi oggettiva al fine di razionalizzare ed ottimizzare alcuni servizi per sopperire a situazioni di carenza di organico, dovute ai ben noti problemi legati ai pensionamenti e al blocco delle assunzioni, aspetto che ci sta molto a cuore e che abbiamo sempre messo come priorità intervenendo nelle modalità consentite. I turni di pronta disponibilità, fino ad ora sempre separati nelle sedi Vercelli e Borgosesia, sono stati unificati su Vercelli sia per il maggior numero di personale laureato in servizio (a Borgosesia infatti dal prossimo primo aprile saranno in servizio due unità, insufficienti a coprire i turni di pronta disponibilità come peraltro evidenziato dagli stessi dirigenti di Borgosesia al responsabile del laboratorio di Vercelli) sia, soprattutto, per una oggettiva e concreta razionalizzazione dei costi supportata in primo luogo dalla possibilità di utilizzo delle tecnologie informatiche integrate tra i due presidi. E' utile sottolineare, che tale approccio riorganizzativo basato sulla “televalidazione” è già applicato anche in altre Asl del nostro quadrante. I professionisti di Borgosesia non vengono comunque esautorati, in quanto, su base volontaristica, possono venire a far parte dei pool dei dirigenti e quindi operare da Vercelli per entrambi i presidi. Vale la pena sottolineare, cosa non da poco in un ottica di spending review cui tutti siamo costantemente sottoposti, che il numero di chiamate in reperibilità nel corso del 2014 è stato nel numero di 11 notturne (mentre il turno in pronta disponibilità viene comunque retribuito...) e che se anche solo per una di queste fosse stata necessaria la presenza fisica del dirigente nella sede di Borgosesia, si sarebbe provveduto senza indugio a richiedere l’integrazione dell’organico avendo come fine ultimo, sempre, il bene del paziente».

Paolo Usellini

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