Tanti bambini in festa alla Palzola con Nino il vitellino (FOTOGALLERY)

Tanti bambini in festa alla Palzola con Nino il vitellino (FOTOGALLERY)
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CAVALLIRIO - Alla fine è stata proprio una grande festa. Bambini, genitori, insegnanti, dirigenti, giornalisti e personale della Palzola, la ditta di Cavallirio produttrice del famoso gorgonzola, hanno portato in trionfo un solo personaggio: Nino il vitellino. La storia come sempre, parte da lontano. Lo scenario è calato nel settembre 2014 a Gattinara, borgofranco risalente al 1200, cittadina nota per il suo vino e l’operosità della sua gente. In una serata dedicata a sua maestà l’uva, un furgone con gli addetti della Palzola, era sistemato all’imbocco della cittadina. Obiettivo: far assaggiare l’erborinato ai tanti visitatori. Accanto alla postazione, in plastica, due mucche e un vitellino. Qualche burlone ha avuto la brillante idea di  rapire quest’ultimo, restituendolo ai legittimi proprietari solo qualche giorno dopo, grazie a una campagna mediatica martellante, nella quale sono intervenuti anche i “Legnanesi”, la compagnia dialettale testimonial del caseificio di Cavallirio. Da questo fatto, in casa Palzola, è nata l’idea di rendere il vitellino protagonista di numerose storie dedicate ai bambini. Il nomignolo Nino era già scaturito nel periodo del “rapimento”. Si trattava ora di concretizzare e soprattutto calare il personaggio, nell’ambito della fattoria di Cavalliro. Così pian piano, il progetto prende forme. Nino diventa protagonista di una serie di storie nelle quali troviamo animaletti, macchine futuristiche e personaggi che sfiorano il reale. La liaison con il Corriere di Novara (direttore Roberto Azzoni e l’ex Serena Fiocchi), l’Ufficio Scolastico provinciale con la professoressa Gabriella Colla e l’Assessorato al Commercio del Comune di Novara nella persona di Sara Paladini (tutti componenti della giuria che ha analizzato i lavori pervenuti con l’ausilio di Sergio Poletti e Marco Calzone, rispettivamente amministratore delegato e direttore di produzione della Palzola) è stato immediato. Le storie, pubblicate sul Corriere di Novara, hanno a loro volta “rapito” insegnanti e bambini che da subito, si sono messi all’opera. Sono nati così disegni, lavori arricchiti con tessuti, piccoli libri raffiguranti le storie di Nino. Il materiale, notevole, è stato poi visionato dalla giuria che ha avuto, l’arduo compito di selezionare i vincitori. Per accompagnare questa idea, Nino è diventato anche un pelouche che, tra le mani dei bambini è stato più che coccolato. Il gran giorno è arrivato nella mattinata di sabato 28 maggio. Al caseificio di Cavallirio, i lavori (tutti!) sono stati esposti nell’ampio cortile: oltre trecento metri di disegni. Un serpentone in grado di aggregare tutte le scuole della provincia di Novara: dal capoluogo a Galliate; da Borgomanero ad Armeno. Così la giornata si è trasformata in grande festa, per tutti. Raggianti i vertici della Palzola (Sergio Poletti, Roberto Poletti e Marco Calzone), soddisfatti del risultato e della gioia che i bambini hanno seminato nell’enorme piazzale. Soddisfatti insegnanti e bambini. Entusiasti i genitori che, muniti di telefono cellulare, non hanno mancato di immortalare i loro piccoli artisti. Poi la presentazione di Serena Fiocchi: decisa, senza ombra di dubbio nello scandire nomi, luoghi e premi. La curiosità del concorso ha un nome: Rebecca Caula della scuola “G. Ferrari” di Varallo, classe Vª B: al concorso ha inviato la foto del suo vitellino che, guarda caso si chiama proprio Nino. Grande emozione per la Iª A della scuola primaria “Calvino” di Galliate accompagnata dall’insegnante Anna Bossi. Loro il nome per Nino, lo hanno trovato: “Gosolino”. Il perchè di questo nomignolo è stato spiegato con una favola, appositamente studiata per l’occasione. Sono stati premiati con un tablet. Singolarmente premiati per i singoli disegni sono risultati: Claudio Bossetti, Camilla Brussino, Francesca Curti, Alessia Fantinato, Giulia Gioiello, Alessandro Giuliano, Monica Marcodini, Teresa Murazzi, Isabel Mwangi, Howel Pepa, Alessandra Tronchi e Alexandra Zanetta. Il momento più atteso la consegna (virtuale) delle tre lavagne interattive multimediali (LIM). Sono state assegnate alla Scuola primaria di Armeno: la classe era accompagnata dal Sindaco Pietro Fortis e dalle insegnanti Mara Lavarini, Rosangela Costagliola Di Fiore, Raffaella Ruga e Maria Laura Senes; alla Scuola primaria “Don Ponzetto” di Novara, Istituto Comprensivo “Bellini” Iª  B accompagnati dall’insegnante Anna Maria Vertolini e dalla dirigente Daniela Bagarotti: la Scuola paritaria “Rosmini” di Borgomanero, classe IVª A insegnante Stefania Bruno. Toccante è stato il momento in cui la classe Vª A della “Rigutini” di Novara ha presentato, con la maestra Paola Conti e le altre colleghe del progetto  Rita Prella, Angela Bilancio  e Valentina Stoppa, la canzone “Amica mia canzone – Amici per la legalità” presentata in un concorso per le scuole del Nord Italia e scritta in ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, uccisi dalla mafia. Al termine l’assaggio (gradito per tutti) di gorgonzola, il bacio a Nino e il tentativo di molti piccoli, di “mungere” le mucche in plastica della Palzola e la promessa di qualcos’altro in futuro.

r.cn.

CAVALLIRIO - Alla fine è stata proprio una grande festa. Bambini, genitori, insegnanti, dirigenti, giornalisti e personale della Palzola, la ditta di Cavallirio produttrice del famoso gorgonzola, hanno portato in trionfo un solo personaggio: Nino il vitellino. La storia come sempre, parte da lontano. Lo scenario è calato nel settembre 2014 a Gattinara, borgofranco risalente al 1200, cittadina nota per il suo vino e l’operosità della sua gente. In una serata dedicata a sua maestà l’uva, un furgone con gli addetti della Palzola, era sistemato all’imbocco della cittadina. Obiettivo: far assaggiare l’erborinato ai tanti visitatori. Accanto alla postazione, in plastica, due mucche e un vitellino. Qualche burlone ha avuto la brillante idea di  rapire quest’ultimo, restituendolo ai legittimi proprietari solo qualche giorno dopo, grazie a una campagna mediatica martellante, nella quale sono intervenuti anche i “Legnanesi”, la compagnia dialettale testimonial del caseificio di Cavallirio. Da questo fatto, in casa Palzola, è nata l’idea di rendere il vitellino protagonista di numerose storie dedicate ai bambini. Il nomignolo Nino era già scaturito nel periodo del “rapimento”. Si trattava ora di concretizzare e soprattutto calare il personaggio, nell’ambito della fattoria di Cavalliro. Così pian piano, il progetto prende forme. Nino diventa protagonista di una serie di storie nelle quali troviamo animaletti, macchine futuristiche e personaggi che sfiorano il reale. La liaison con il Corriere di Novara (direttore Roberto Azzoni e l’ex Serena Fiocchi), l’Ufficio Scolastico provinciale con la professoressa Gabriella Colla e l’Assessorato al Commercio del Comune di Novara nella persona di Sara Paladini (tutti componenti della giuria che ha analizzato i lavori pervenuti con l’ausilio di Sergio Poletti e Marco Calzone, rispettivamente amministratore delegato e direttore di produzione della Palzola) è stato immediato. Le storie, pubblicate sul Corriere di Novara, hanno a loro volta “rapito” insegnanti e bambini che da subito, si sono messi all’opera. Sono nati così disegni, lavori arricchiti con tessuti, piccoli libri raffiguranti le storie di Nino. Il materiale, notevole, è stato poi visionato dalla giuria che ha avuto, l’arduo compito di selezionare i vincitori. Per accompagnare questa idea, Nino è diventato anche un pelouche che, tra le mani dei bambini è stato più che coccolato. Il gran giorno è arrivato nella mattinata di sabato 28 maggio. Al caseificio di Cavallirio, i lavori (tutti!) sono stati esposti nell’ampio cortile: oltre trecento metri di disegni. Un serpentone in grado di aggregare tutte le scuole della provincia di Novara: dal capoluogo a Galliate; da Borgomanero ad Armeno. Così la giornata si è trasformata in grande festa, per tutti. Raggianti i vertici della Palzola (Sergio Poletti, Roberto Poletti e Marco Calzone), soddisfatti del risultato e della gioia che i bambini hanno seminato nell’enorme piazzale. Soddisfatti insegnanti e bambini. Entusiasti i genitori che, muniti di telefono cellulare, non hanno mancato di immortalare i loro piccoli artisti. Poi la presentazione di Serena Fiocchi: decisa, senza ombra di dubbio nello scandire nomi, luoghi e premi. La curiosità del concorso ha un nome: Rebecca Caula della scuola “G. Ferrari” di Varallo, classe Vª B: al concorso ha inviato la foto del suo vitellino che, guarda caso si chiama proprio Nino. Grande emozione per la Iª A della scuola primaria “Calvino” di Galliate accompagnata dall’insegnante Anna Bossi. Loro il nome per Nino, lo hanno trovato: “Gosolino”. Il perchè di questo nomignolo è stato spiegato con una favola, appositamente studiata per l’occasione. Sono stati premiati con un tablet. Singolarmente premiati per i singoli disegni sono risultati: Claudio Bossetti, Camilla Brussino, Francesca Curti, Alessia Fantinato, Giulia Gioiello, Alessandro Giuliano, Monica Marcodini, Teresa Murazzi, Isabel Mwangi, Howel Pepa, Alessandra Tronchi e Alexandra Zanetta. Il momento più atteso la consegna (virtuale) delle tre lavagne interattive multimediali (LIM). Sono state assegnate alla Scuola primaria di Armeno: la classe era accompagnata dal Sindaco Pietro Fortis e dalle insegnanti Mara Lavarini, Rosangela Costagliola Di Fiore, Raffaella Ruga e Maria Laura Senes; alla Scuola primaria “Don Ponzetto” di Novara, Istituto Comprensivo “Bellini” Iª  B accompagnati dall’insegnante Anna Maria Vertolini e dalla dirigente Daniela Bagarotti: la Scuola paritaria “Rosmini” di Borgomanero, classe IVª A insegnante Stefania Bruno. Toccante è stato il momento in cui la classe Vª A della “Rigutini” di Novara ha presentato, con la maestra Paola Conti e le altre colleghe del progetto  Rita Prella, Angela Bilancio  e Valentina Stoppa, la canzone “Amica mia canzone – Amici per la legalità” presentata in un concorso per le scuole del Nord Italia e scritta in ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, uccisi dalla mafia. Al termine l’assaggio (gradito per tutti) di gorgonzola, il bacio a Nino e il tentativo di molti piccoli, di “mungere” le mucche in plastica della Palzola e la promessa di qualcos’altro in futuro.

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