Tentano truffa “ambientale”: presi
Il 1515 è il numero di pronto intervento per qualsiasi tipo di emergenza ambientale, del Corpo forestale dello Stato ma a volte può servire a sventare anche una truffa. La prontezza di spirito di una signora di Ghemme ha infatti permesso giovedì al personale dei Comandi Stazione di Nebbiuno e Carpignano Sesia della Forestale di deferire in stato di libertà due cittadini italiani di etnia sinti, per il reato di sostituzione di persona che presumibilmente avevano tentato di perpetrare una truffa. L’episodio è avvenuto nel territorio del Comune di Ghemme, in località Cascina Strona, giovedì scorso e ne è stata data notizia ieri dal Comando provinciale del Corpo. Nel pomeriggio del 5 novembre infatti era arrivata la segnalazione,
Il 1515 è il numero di pronto intervento per qualsiasi tipo di emergenza ambientale, del Corpo forestale dello Stato ma a volte può servire a sventare anche una truffa. La prontezza di spirito di una signora di Ghemme ha infatti permesso giovedì al personale dei Comandi Stazione di Nebbiuno e Carpignano Sesia della Forestale di deferire in stato di libertà due cittadini italiani di etnia sinti, per il reato di sostituzione di persona che presumibilmente avevano tentato di perpetrare una truffa. L’episodio è avvenuto nel territorio del Comune di Ghemme, in località Cascina Strona, giovedì scorso e ne è stata data notizia ieri dal Comando provinciale del Corpo. Nel pomeriggio del 5 novembre infatti era arrivata la segnalazione, da parte di una cittadina di Ghemme, alla Centrale Operativa unica 112 che due uomini ben vestiti a bordo di una autovettura Alfa Romeo scura si erano presentati al cancello della proprietà della donna, chiedendo di accedere nell’area della cascina e visionare alcuni cumuli di metallo presenti nell’area. La proprietaria della cascina, insospettita, chiedeva a che titolo i due dovevano entrare. La risposta di uno dei due era stata: «Sono il Comandante della Forestale, lei non può avere quel metallo depositato in cascina». Una dichiarazione che aveva aumentato i sospetti nella padrona della cascina. La signora, che aveva avuto già modo di conoscere i veri Agenti del Corpo Forestale dello Stato che lavorano nel Comando locale, a quel punto chiedeva che le venisse fatto vedere il tesserino di riconoscimento. I due a quel punto tergiversavano, ma insistevano sul fatto che quei rottami non ci potevano stare nell’area e che dovevano entrare per visionare meglio i rifiuti. La signora prudentemente non solo non apriva il cancello ma insisteva nel pretendere che fosse esibito il tesserino di riconoscimento.
A quel punto, capito che l’idea di entrare nella proprietà era sfumata, i due tornavano in automobile e si allontanavano. La signora dopo aver dato l’allarme ha così atteso l’arrivo della pattuglia del Corpo Forestale dello Stato formata dal Comandante la Stazione di Carpignano Sesia e dal Comandante la Stazione di Nebbiuno, che nel frattempo era stata allertata dalla Centrale Operativa Ambientale Cfs 1515 di Torino, che a sua volta aveva ricevuto la segnalazione dal 112. Una volta sul posto gli agenti “acquisivano ogni utile informazione sull’accaduto: descrizione dei soggetti che si erano dichiarati appartenenti al Corpo Forestale dello Stato e dell’autovettura utilizzata”.
Immediatamente iniziavano le ricerche coinvolgendo anche altre Forze di Polizia presenti sul territorio. Le ricerche, davano subito un riscontro positivo. Infatti l’autovettura segnalata, l’Alfa Romeo scura, si trovava ancora in zona e veniva intercettata dal personale del Corpo Forestale dello Stato proprio sulla strada provinciale n°299, quasi in prossimità del casello autostradale A26 di Romagnano-Ghemme.
Le due persone a bordo, bloccati, non opponevano alcuna resistenza, anche perché nel frattempo erano giunti sul posto anche altri colleghi a dare manforte. Dopo i primi controlli eseguiti attraverso la banca dati delle Forze di Polizia, avvenuti sempre tramite la Centrale Operativa del 1515 di Torino, si aveva conferma che le due persone fermate erano proprio quelle che, fingendosi Agenti del Corpo Forestale dello Stato, avevano appena tentato di entrare in una proprietà privata di Ghemme.
m.d.