Tornati in diocesi gli angeli rubati

Le statue recuperate dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma.

Tornati in diocesi gli angeli rubati
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Tornati in diocesi gli angeli rubati. Le statue recuperate dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma.

Tornati in diocesi gli angeli rubati

Due statue del Seicento raffiguranti angeli, che erano state rubate dodici anni fa, grazie ai carabinieri sono tornate a far parte del patrimonio artistico della diocesi di Novara. Giovedì mattina, dopo la conclusione dell’iter giudiziario, Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, ha voluto ricevere gli angeli recuperati, del valore di circa 30.000 euro, nell’ambito di una cerimonia organizzata in vescovado nella sala “del Lanino”, per ringraziare i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) di Roma, che hanno operato il sequestro. I militari a conclusione di un’attività d’indagine finalizzata al contrasto della commercializzazione di beni culturali illecitamente sottratti, hanno infatti sequestrato a Vitorchiano (Viterbo) due statue lignee portacero, riproducenti angeli, del XVII secolo rubate tra il 26 ed il 29 maggio 2006 dalla chiesa di Santo Stefano ad Albergate-Borgosesia (Vercelli), parrocchia appartenente alla diocesi gaudenziana.

angeli rubati

Recuperati dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma

Ad illustrare il recupero è stato il capitano Michelangelo Lobuono, comandante del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale: «Durante la fiera dell’antiquariato che si è svolta dal 1° al 15 marzo scorso a Parma, i militari di Roma, insieme ai colleghi degli altri 15 Nuclei interregionali, hanno svolto una serie di indagini, fotografando gli oggetti in mostra». L’ufficiale dell’Arma ha poi aggiunto che «tramite una successiva comparazione con le schede della “Banca dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti” abbiamo potuto verificare che le due statue messe in vendita da un antiquario di Vetralla (Viterbo) erano proprio gli angeli rubati ad Albergate. Li abbiamo recuperati in un magazzino, insieme alla coppia di ali che erano state staccate».

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Nessun indagato

Le successive attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e condotte nei confronti della ditta individuale di Vetralla che aveva presentato i beni in fiera, si concludevano con il loro dissequestro. Allo stato attuale non risultano indagati. La Procura di Macerata, competente per territorio, ha infatti ritenuto che l’antiquario di Vetralia avesse acquistato le due statue in assoluta buona fede.
m.d.

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