“Torretta” confiscata alla mafia, forse qualcosa si muove: diventerà sede di un’associazione?

“Torretta” confiscata alla mafia, forse qualcosa si muove: diventerà sede di un’associazione?
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BORGOMANERO - La “Torretta” all’angolo tra via Arona e via Rossignoli, confiscata dallo Stato ad un esponente di spicco della criminalità organizzata, con ogni probabilità diventerà sede di un’associazione locale operante nel settore del volontariato sociale.  Lo lascia intendere il sindaco Anna Tinivella che nella prossima seduta di Consiglio comunale dovrà rispondere ad una interrogazione presentata dai consiglieri Pd Hassan Pagano e Margherita Brigonzi. “Da troppo tempo – scrivono i consiglieri di minoranza – la nostra città è macchiata dalla presenza di un bene che è stato riconosciuto di proprietà mafiosa, una presenza che viene spesso ricordata sugli organi di stampa locali e nazionali, nonché da tutte le associazioni antimafia, non per ultima l’associazione “La Torre – Mattarella” di Novara che ha recentemente sollecitato un intervento da parte dell’amministrazione comunale. La Torretta da quanto abbiamo appreso dalla lettura dei giornali risulterebbe gravata da un’ipoteca a favore di una banca. Secondo la vecchia legislazione solo un ente interessato avrebbe potuto liberare ques

BORGOMANERO - La “Torretta” all’angolo tra via Arona e via Rossignoli, confiscata dallo Stato ad un esponente di spicco della criminalità organizzata, con ogni probabilità diventerà sede di un’associazione locale operante nel settore del volontariato sociale.  Lo lascia intendere il sindaco Anna Tinivella che nella prossima seduta di Consiglio comunale dovrà rispondere ad una interrogazione presentata dai consiglieri Pd Hassan Pagano e Margherita Brigonzi. “Da troppo tempo – scrivono i consiglieri di minoranza – la nostra città è macchiata dalla presenza di un bene che è stato riconosciuto di proprietà mafiosa, una presenza che viene spesso ricordata sugli organi di stampa locali e nazionali, nonché da tutte le associazioni antimafia, non per ultima l’associazione “La Torre – Mattarella” di Novara che ha recentemente sollecitato un intervento da parte dell’amministrazione comunale. La Torretta da quanto abbiamo appreso dalla lettura dei giornali risulterebbe gravata da un’ipoteca a favore di una banca. Secondo la vecchia legislazione solo un ente interessato avrebbe potuto liberare questo bene attraverso l’acquisto e la ricollocazione in ambito sociale, un’ operazione questa di difficile attuazione proprio perché avrebbe comportato un esborso da parte dell’ente interessato all’acquisto.  Questo ostacolo – scrivono Pagano e Brigonzi – ora può però essere superato grazie ad una sentenza della Corte di Cassazione del 7 maggio 2013 che ha stabilito che la confisca prevale sull’ipoteca e che di conseguenza c’è la possibilità attraverso un’azione mirata ad esempio da parte del Comune di Borgomanero che la Torretta possa essere restituita alla cittadinanza ed essere utilizzata per scopi di pubblica utilità”. 
Per sbloccare la situazione nei mesi scorsi erano intervenuti diversi esponenti politici:  sabato 28 febbraio  di fronte alla “Torretta” si era tenuto un sit-in al quale avevano preso parte oltre all’onorevole Franca Biondelli, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, anche la senatrice Rosanna Capacchione (Pd) (nella foto), giornalista del “Mattino” di Napoli da oltre sei anni costretta a vivere sotto scorta dopo che una copia del suo libro “L’oro di Napoli” venne rinvenuto dai Carabinieri nel covo di Giuseppe Setola, ritenuto il capo dell’ala più sanguinaria del clan dei Casalesi a Campozillone, frazione di Mignano Monte Lungo, nel Casertano. 
Alle ripetute sollecitazioni replica il sindaco Tinivella. «Da tempo – dice il primo cittadino – ci stiamo interessando al problema confrontandoci sistematicamente anche con il consigliere regionale Domenico Rossi e con la consigliera provinciale Laura Noro. E’ nostro interesse entrare in possesso della Torretta che risultava gravata da un’ipoteca bancaria per togliere la quale il Comune avrebbe dovuto sborsare una cifra non indifferente e non certo disponibile a Bilancio. Ora da quanto ci viene riferito, la situazione sarebbe cambiata e da parte del Comune ci sarebbe la possibilità di acquisire l’edificio senza spendere nulla. Se così fosse avremmo già anche individuato l’associazione a cui vorremmo eventualmente affidarne la gestione. Vorremmo però anche poter visitare preventivamente questo edificio per avere  un’idea degli interventi di riqualificazione necessari prima del suo utilizzo».

Carlo Panizza

 

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