Traguardo record per un ospite della Casa di riposo San Francesco: compie 107 anni
NOVARA – Compirà 107 anni lunedì prossimo 2 marzo. E’ l’uomo più longevo del Piemonte ed è tra i più vecchi di Italia. Si chiama Lorenzo Berzero e dallo scorso 19 marzo è ospite della Casa di Riposo San Francesco di Novara.
Lorenzo e il direttore della struttura, monsignor Ernesto Scirpoli, che è anche inviato della Santa Sede all’Onu e all’Oms per i problemi dell’invecchiamento mondiale della popolazione, lo hanno festeggiato in queste ore.
NOVARA – Compirà 107 anni lunedì prossimo 2 marzo. E’ l’uomo più longevo del Piemonte ed è tra i più vecchi di Italia. Si chiama Lorenzo Berzero e dallo scorso 19 marzo è ospite della Casa di Riposo San Francesco di Novara.
Lorenzo e il direttore della struttura, monsignor Ernesto Scirpoli, che è anche inviato della Santa Sede all’Onu e all’Oms per i problemi dell’invecchiamento mondiale della popolazione, lo hanno festeggiato in queste ore.
Lorenzo, ex agricoltore di San Germano Vercellese, da 17 anni vive a Novara, è in buone condizioni di salute, è lucido e in grado di parlare e di raccontare aneddoti e fatti di vita.
E’ nato nel 1908 a San Germano Vercellese, ha vissuto per tanti anni nella zona e nel 1998 si è trasferito a Novara. Lorenzo di mestiere faceva il salariato o meglio il “cavalant”, il conducente di cavalli in cascina quando i trattori erano pochi. Nel 1955 si trasferì a Vercelli e venne assunto da una cooperativa, per la quale lavorò fino al compimento dei 65 anni. Alla morte della moglie Virginia, 88enne, si trasferì a Novara stabilendosi in Via Ranzoni con il figlio Giuseppe (78 anni), poco distante dall’altra figlia, Maria Teresa (70 anni).
L’anno scorso, in seguito di una patologia oncologica è stato operato in anestesia totale all’Ospedale Maggiore, superando brillantemente, caso più unico che raro vista l’età, un intervento chirurgico particolarmente invasivo. Da allora vive alla casa di riposo San Francesco, dove sta bene e ha trovato nuovi amici.
Lorenzo, nel lontano 1950 rimase coinvolto in un terribile incidente stradale a Quinto Vercellese, dove fu investito da un camion che trasportava fusti di latte. In punto di morte, ricevette l’estrema unzione dal parroco poi si salvò miracolosamente e rimase ricoverato all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli per un anno.
Oggi Lorenzo gode di buona salute, è lucido ed è lui stesso a raccontare la sua vita, nonostante i problemi di udito. Il segreto della longevità: “Tirare il fiato - dice Lorenzo, che aggiunge – vorrei vivere altri 10 anni, magari 20 perché la vita è bella, amo mangiare, leggere, ridere e scherzare… ma per vivere bene, ragazzi, bisogna tirare il fiato”.
In queste ore ha ricevuto la visita del primo cittadino Andrea Ballaré, accolto dal direttore della struttura, monsignor Ernesto Scirpoli.
mo.c.