Trenitalia Piemonte, 51.000 controlli in dieci giorni

Trenitalia Piemonte, 51.000 controlli in dieci giorni
Pubblicato:
Aggiornato:

Oltre 51.000 i controlli sui treni regionali del Piemonte fra il 12 e il 23 dicembre. Verifiche a terra e a bordo su 338 regionali fra i più sensibili al fenomeno dell’evasione, 1560 le persone non in regola, 1257 i biglietti venduti sui treni per un importo di circa 12 mila euro, 303 verbali di accertamento emessi per un importo di oltre 67 mila euro, allontanate prima di salire a bordo 3326 persone non in regola.

È il bilancio di due settimane di attività antievasione, effettuata in due tranche, condotta sull linee del Piemonte da Trenitalia Regionale e da Protezione Aziendale con il supporto di un team nazionale di controllori. Una lotta senza tregua contro i “furbetti” per recuperare ris

Oltre 51.000 i controlli sui treni regionali del Piemonte fra il 12 e il 23 dicembre. Verifiche a terra e a bordo su 338 regionali fra i più sensibili al fenomeno dell’evasione, 1560 le persone non in regola, 1257 i biglietti venduti sui treni per un importo di circa 12 mila euro, 303 verbali di accertamento emessi per un importo di oltre 67 mila euro, allontanate prima di salire a bordo 3326 persone non in regola.

È il bilancio di due settimane di attività antievasione, effettuata in due tranche, condotta sull linee del Piemonte da Trenitalia Regionale e da Protezione Aziendale con il supporto di un team nazionale di controllori. Una lotta senza tregua contro i “furbetti” per recuperare risorse e migliorare la qualità del viaggio, con particolare attenzione a chi paga il biglietto.

Diversa la percentuale di irregolari riscontrata nelle due settimane: nella prima sono stati il 10,78%, nella seconda l’8,24%. I controlli hanno evidenziato alcune differenze fra le varie linee. Tassi più alti si sono registrati sulla Alessandria – San Giuseppe di Cairo (19,43%), sulla Novara – Alessandria (16,72%) e sulla Acqui Terme – Genova (17%).

L’attività, svolta da pool di agenti, si è concentrata sui treni e nelle fasce orarie a maggior rischio evasione. Sebbene i gruppi di controllo abbiano anche una funzione dissuasiva a possibili reazioni aggressive, sono stati 21 i casi in cui è stato necessario richiedere l’intervento della Polizia Ferroviaria.

Questo nuovo approccio al fenomeno dell’evasione punta a recuperare risorse finanziarie a beneficio della stragrande maggioranza dei viaggiatori che pagano biglietto e abbonamento e delle Regioni cui compete l’onere di finanziare il servizio.

Infatti, sebbene i viaggiatori non in regola siano più numerosi sulle tratte brevi e al tasso medio di evasione, calcolato sulle persone, non corrisponda un’analoga percentuale  di minori incassi, il recupero di risorse contribuirà comunque al proseguimento del percorso di ammodernamento e potenziamento della flotta regionale già avviato da Trenitalia.

 

Seguici sui nostri canali