Un parco per la comunità in via della Riotta
NOVARA – Un parco pensato per l’intera comunità e totalmente innovativo. E’ quello che nascerà, a breve, a Novara, a S. Agabio, in via Della Riotta.
Una realizzazione che è un nuovo importante step per “Oltre la ferrovia. Noi: quelli di Sant’Agabio”, il progetto avviato nel 2012 e che vede il coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti e ha come capofila la parrocchia, con numerosi altri partner (da Cassiopea ad Abacashì, dalla Comunità educativa giovanile sino alla Comunità giovanile lavoro e a Filos).
Un intervento che, dopo un attento studio e un altrettanto solerte lavoro, farà rinascere uno spazio che da qualche anno era stato ‘abbandonato’, non accogliendo più alcuna attività. L’area è quella posta dietro alla chiesa parrocchiale. E’ lo ‘storico’ campetto dove molte generazioni hanno giocato a calcio o disputato lunghi pomeriggi a gareggiare in quello che è stato il Palio dei Ranibot. L’inaugurazione è prevista per il 7 giugno con una grande festa, che vedrà il coinvolgimento di tutte le realtà coinvolte.
A occuparsi di questo obiettivo di “Oltre la ferrovia” è la Comunità giovanile lavoro, che la sta portando avanti con tre giovani santagabiesi, Ronny Lupi, Andrea Mangiaracina e Vincenzo Grimaldi, tutti 17enni. A coordinare il tutto, per la Comunità giovanile, Luca Vidali. Il grande sogno è partito un anno fa da una domanda: “Raccontami il tuo parco. Come lo vorresti?”. L’intento, realizzare un’area verde capace di favorire le relazioni e le emozioni. I ragazzi lo hanno pensato e realizzato sotto la guida dei responsabili della Comunità giovanile lavoro.
NOVARA – Un parco pensato per l’intera comunità e totalmente innovativo. E’ quello che nascerà, a breve, a Novara, a S. Agabio, in via Della Riotta.
Una realizzazione che è un nuovo importante step per “Oltre la ferrovia. Noi: quelli di Sant’Agabio”, il progetto avviato nel 2012 e che vede il coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti e ha come capofila la parrocchia, con numerosi altri partner (da Cassiopea ad Abacashì, dalla Comunità educativa giovanile sino alla Comunità giovanile lavoro e a Filos).
Un intervento che, dopo un attento studio e un altrettanto solerte lavoro, farà rinascere uno spazio che da qualche anno era stato ‘abbandonato’, non accogliendo più alcuna attività. L’area è quella posta dietro alla chiesa parrocchiale. E’ lo ‘storico’ campetto dove molte generazioni hanno giocato a calcio o disputato lunghi pomeriggi a gareggiare in quello che è stato il Palio dei Ranibot. L’inaugurazione è prevista per il 7 giugno con una grande festa, che vedrà il coinvolgimento di tutte le realtà coinvolte.
A occuparsi di questo obiettivo di “Oltre la ferrovia” è la Comunità giovanile lavoro, che la sta portando avanti con tre giovani santagabiesi, Ronny Lupi, Andrea Mangiaracina e Vincenzo Grimaldi, tutti 17enni. A coordinare il tutto, per la Comunità giovanile, Luca Vidali. Il grande sogno è partito un anno fa da una domanda: “Raccontami il tuo parco. Come lo vorresti?”. L’intento, realizzare un’area verde capace di favorire le relazioni e le emozioni. I ragazzi lo hanno pensato e realizzato sotto la guida dei responsabili della Comunità giovanile lavoro.
«Nell’ambito di “Oltre la ferrovia” – spiega Vidali – avevamo il compito di occuparci di una sistemazione degli spazi e siamo quasi giunti alla meta. Abbiamo subito individuato come area da rendere nuovamente fruibile la zona posta dietro la chiesa. In questo spazio è già ospitato un orto sociale, realizzato da Abacashì, e già in funzione, per le famiglie». Nella parte rimanente i ragazzi e la Comunità hanno progettato la propria idea di parco.
«Un’area verde che possa essere per tutti, anche punto di incontro per le scuole, per le associazioni attive nel quartiere e non solo. Abbiamo pensato a diverse zone – continua Vidali – dedicate all’aspetto ludico, al relax, al confronto, alla conversazione».
Ci sarà una scacchiera a grandezza naturale; un gioco con altalena idoneo ai diversamente abili in carrozzina, elemento ludico non presente a Novara; un tradizionale gioco a molla; un gioco educativo dal nome “Parla e ascolta”, dove i bambini e i ragazzi dovranno parlare e ascoltarsi da un punto all’altro del parco. Per l’area dedicata al relax ci saranno alcune poltrone vegetali, con l’anima in cartone, per un percorso virtuoso e rispettoso dell’ambiente. Ci saranno anche alcuni tavoli, dove poter giocare assieme e chiacchierare, realizzati con l’Educativa territoriale che si trova in via Falcone e ha un laboratorio di falegnameria. E poi una zona per lo slackline, dove i ragazzi potranno esercitarsi in giochi acrobatici ed equilibrismi di diverso genere.
mo.c.