Un po’ di Borgo al Salone del mobile

Un po’ di Borgo al Salone del mobile
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BORGOMANERO - Si è parlato borgomanerese al “Salone del mobile, importante fiera internazionale che si è recentemente tenuta a Milano. Due giovani “designer”, Sara Pastore ed Edoardo Fornara, hanno infatti partecipato ad un concorso internazionale indetto da “Brianza Design” al quale erano iscritti oltre trecento concorrenti tra architetti e designer. I progetti redatti dai due architetti borgomaneresi assieme ad altri 32 sono stati scelti da una commissione formata da esperti e realizzati da artigiani del settore.

Laureata in architettura al Politecnico di Milano, Sara Pastore ha 34 anni e da dieci collabora attivamente con l’architetto Rino Cimmino nello studio “Architettura & Urbanistica” con il quale condivide la passione per l'architettura, il design e lo studio dei materiali, attraverso una progettazione molto attenta ai particolari, alle finiture e agli abbinamenti cromatici. Suo il progetto “Winenot” che, spiega Sara « è un gioco di parole, un' assonanza al Why Not inglese, un perchè no?, che nell'idea progettuale si traduce in una rielaborazione della c

BORGOMANERO - Si è parlato borgomanerese al “Salone del mobile, importante fiera internazionale che si è recentemente tenuta a Milano. Due giovani “designer”, Sara Pastore ed Edoardo Fornara, hanno infatti partecipato ad un concorso internazionale indetto da “Brianza Design” al quale erano iscritti oltre trecento concorrenti tra architetti e designer. I progetti redatti dai due architetti borgomaneresi assieme ad altri 32 sono stati scelti da una commissione formata da esperti e realizzati da artigiani del settore.

Laureata in architettura al Politecnico di Milano, Sara Pastore ha 34 anni e da dieci collabora attivamente con l’architetto Rino Cimmino nello studio “Architettura & Urbanistica” con il quale condivide la passione per l'architettura, il design e lo studio dei materiali, attraverso una progettazione molto attenta ai particolari, alle finiture e agli abbinamenti cromatici. Suo il progetto “Winenot” che, spiega Sara « è un gioco di parole, un' assonanza al Why Not inglese, un perchè no?, che nell'idea progettuale si traduce in una rielaborazione della classica credenza attraverso l'abbinamento ad un elemento inusuale: un portabottiglie per il vino».
Nello stesso ateneo milanese si è laureato in architettura anche Edoardo Fornara, 31 anni: ha iniziato la sua carriera professionale già durante gli studi collaborando con aziende del settore dell’arredamento. Appassionato di Design e di Architettura in tutte le sue connotazioni, ha partecipato a diversi concorsi di progettazione risultandone vincitore. Attualmente svolge la sua attività occupandosi di architettura di interni e di prodotto d’arredo, contestualmente coltiva interesse per la progettazione architettonica e dell’urban design. Lui ha progettato il tavolo “Vesta” ispirato alla Dea romana protettrice del focolare domestico, quest'ultimo inteso come spazio intorno al quale la famiglia si raccoglie. «Il tavolo “Vesta” ­ spiega Fornara ­ è stato realizzato con l’intento di divenire il manifesto di una nuova visione di ambiente domestico, per recuperare il ruolo di fulcro principale dello spazio domestico a cui si associa peraltro un nuovo modo di vivere la convivialità, revisionando e rivisitando la tradizione». 

Carlo Panizza

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