Una “gamma camera” per l’ospedale

Una “gamma camera” per l’ospedale
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NOVARA - 340.000 euro per il finanziamento di una “gamma camera” a favore della Struttura complessa di Medicina nucleare dell’Azienda ospedaliero universitaria “Maggiore della Carità” di Novara: è il nuovo step del progetto “Nuove tecnologie e attività di eccellenza” avviato nel 2004 dall’allora presidente della Fondazione BpN Siro Lombardini e proseguito negli anni fino a raggiungere una cifra complessiva di sei milioni di euro.

L’iniziativa è stata presentata nella mattinata di ieri, mercoledì 1° aprile, a palazzo Bellini dal presidente della Fondazione Franco Zanetta, dal vicepresidente del Banco popolare e consigliere d’amministrazione della Fondazione Maurizio Comoli, dal direttore generale dell’Aou Mario Minola e dal Direttore della Sc Medicina nucleare Gian Mauro Sacchetti.

«Il nostro impegno nel mondo del sociale e della sanità – ha spiegato Zanetta – continua: dal 2002 abbiamo erogato quasi diecimila euro per il solo settore sanitario, una consistente parte dei quali è andata al nostro ospedale. La volontà, come sempre, è quella di individuare strumenti efficaci che ci consentano di svolgere nel migliore dei modi la nostra attività a favore del territorio: nell’Aou “Maggiore della Carità” abbiamo sempre trovato un interlocutore capace di proporre e gestire al meglio le risorse a disposizione».

Minola ha ringraziato la Fondazione «per aver scelto di mettere a disposizione un’apparecchiatura che non solo ci proietta tra le eccellenze nazionali, ma ci consente di fare un balzo in avanti sia per quanto riguarda le scintigrafie sia per la cura di alcune patologie coronariche. Un grazie va anche al Banco, che, come in passato, ha deciso di investire i propri utili a favore della salute della gente. La “gamma camera” entrerà in funzione in agosto ed è attualmente in corso la procedura di aggiudicazione della fornitura».

Sacchetti ha ricordato che «la Fondazione, in questi undici anni, ha consentito di fatto la crescita scientifica dell’Aou ed è tutt’oggi in prima linea: la “gamma camera” è un’apparecchiatura polivalente che consentirà di eseguire scintigrafie miocardiche tali da guidare con precisione la mano del cardiologo emodinamista e del cardiochirurgo».

Comoli ha infine ricordato che «Banco e Fondazione hanno sempre avuto un rapporto osmotico con il territorio, del quale l’Aou è una parte fondamentale».

Lalla Negri

NOVARA - 340.000 euro per il finanziamento di una “gamma camera” a favore della Struttura complessa di Medicina nucleare dell’Azienda ospedaliero universitaria “Maggiore della Carità” di Novara: è il nuovo step del progetto “Nuove tecnologie e attività di eccellenza” avviato nel 2004 dall’allora presidente della Fondazione BpN Siro Lombardini e proseguito negli anni fino a raggiungere una cifra complessiva di sei milioni di euro.

L’iniziativa è stata presentata nella mattinata di ieri, mercoledì 1° aprile, a palazzo Bellini dal presidente della Fondazione Franco Zanetta, dal vicepresidente del Banco popolare e consigliere d’amministrazione della Fondazione Maurizio Comoli, dal direttore generale dell’Aou Mario Minola e dal Direttore della Sc Medicina nucleare Gian Mauro Sacchetti.

«Il nostro impegno nel mondo del sociale e della sanità – ha spiegato Zanetta – continua: dal 2002 abbiamo erogato quasi diecimila euro per il solo settore sanitario, una consistente parte dei quali è andata al nostro ospedale. La volontà, come sempre, è quella di individuare strumenti efficaci che ci consentano di svolgere nel migliore dei modi la nostra attività a favore del territorio: nell’Aou “Maggiore della Carità” abbiamo sempre trovato un interlocutore capace di proporre e gestire al meglio le risorse a disposizione».

Minola ha ringraziato la Fondazione «per aver scelto di mettere a disposizione un’apparecchiatura che non solo ci proietta tra le eccellenze nazionali, ma ci consente di fare un balzo in avanti sia per quanto riguarda le scintigrafie sia per la cura di alcune patologie coronariche. Un grazie va anche al Banco, che, come in passato, ha deciso di investire i propri utili a favore della salute della gente. La “gamma camera” entrerà in funzione in agosto ed è attualmente in corso la procedura di aggiudicazione della fornitura».

Sacchetti ha ricordato che «la Fondazione, in questi undici anni, ha consentito di fatto la crescita scientifica dell’Aou ed è tutt’oggi in prima linea: la “gamma camera” è un’apparecchiatura polivalente che consentirà di eseguire scintigrafie miocardiche tali da guidare con precisione la mano del cardiologo emodinamista e del cardiochirurgo».

Comoli ha infine ricordato che «Banco e Fondazione hanno sempre avuto un rapporto osmotico con il territorio, del quale l’Aou è una parte fondamentale».

Lalla Negri

 

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