Una nuova sede per Forestale e Catasto

Una nuova sede per Forestale e Catasto
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NOVARA - Ora è la volta delle (ex) caserme. Cominciando dalla “Gherzi”. Il tour nei cantieri novaresi proposto dall’Amministrazione del capoluogo ha presentato, nella mattinata di martedì, i lavori (iniziati lo scorso mese di ottobre e destinati a durare ancora un anno) che stanno interessando l’ex struttura militare di viale Curtatone. Poco più di sei milioni di euro l’impegno finanziario previsto, una sorta di investimento che lo Stato mette sul piatto della bilancia attraverso il recupero di risorse dalla vendita di un palazzo di via dei Tornielli e dal risparmio sull’affitto di via Dominioni, che attualmente ospita il Corpo forestale. Proprio questa forza di polizia, insieme al Catasto, troverà la sua nuova casa presso la ex “Gherzi”. Mentre da parte sua il Comune, attraverso un “masterplan” in essere con il Demanio, punta al recupero delle restanti caserme ora dismesse per insediarvi propri uffici. L’idea, lo ha annunciato infatti il sindaco Andrea Ballaré (presente alla “visita” di martedì insieme agli assessori Paola Turchelli, Marco Bozzola, Sara Paladini e Rossano Pirovano, al direttore generale Paolo Sironi e al segretario generale Maria Angela Danzì), è quella di spostare il Comando dei Vigili urbani alla “Cavalli” e altri servizi alla “Passalacqua”. Un progetto ambizioso, quello di creare una sorta di “quartiere amministrativo” nel cuore della città.

NOVARA - Ora è la volta delle (ex) caserme. Cominciando dalla “Gherzi”. Il tour nei cantieri novaresi proposto dall’Amministrazione del capoluogo ha presentato, nella mattinata di martedì, i lavori (iniziati lo scorso mese di ottobre e destinati a durare ancora un anno) che stanno interessando l’ex struttura militare di viale Curtatone. Poco più di sei milioni di euro l’impegno finanziario previsto, una sorta di investimento che lo Stato mette sul piatto della bilancia attraverso il recupero di risorse dalla vendita di un palazzo di via dei Tornielli e dal risparmio sull’affitto di via Dominioni, che attualmente ospita il Corpo forestale. Proprio questa forza di polizia, insieme al Catasto, troverà la sua nuova casa presso la ex “Gherzi”. Mentre da parte sua il Comune, attraverso un “masterplan” in essere con il Demanio, punta al recupero delle restanti caserme ora dismesse per insediarvi propri uffici. L’idea, lo ha annunciato infatti il sindaco Andrea Ballaré (presente alla “visita” di martedì insieme agli assessori Paola Turchelli, Marco Bozzola, Sara Paladini e Rossano Pirovano, al direttore generale Paolo Sironi e al segretario generale Maria Angela Danzì), è quella di spostare il Comando dei Vigili urbani alla “Cavalli” e altri servizi alla “Passalacqua”. Un progetto ambizioso, quello di creare una sorta di “quartiere amministrativo” nel cuore della città.

«In questi quattro anni è cambiato molto in città - ha detto il primo cittadino - ora recupereremo altri spazi. Ricordo quando ero presidente del CdQ Porta Mortara, con tanti edifici chiusi. Un intero quartiere. Adesso parte la riqualificazione, destinata a cambiare il volto di Novara. Si tratta di spazi immensi, il cui recupero è stato possibile grazie anche al Governo attualmente in carica e alla spinta che ha saputo dare al Demanio e alla Difesa attraverso l’azione di normative specifiche». «Un’altra cosa importante - ha proseguito Ballaré - che credo possa fare piacere ai cittadini è che tutto sarà finalizzato a un’efficienza sia della spesa pubblica che dei servizi». Tornando ai lavori alla “Gherzi”, come hanno avuto modo di spiegare gli ingegneri Anna Monaco e Massimo Del Gaudio, rispettivamente responsabile e direttore dei lavori, essi interessano il recupero dell’edificio principale dell’ottocentesca caserma e la demolizione, «concordata fra Demanio e Sovrintendenza in quanto non coerente con la struttura originaria», della “manica in vetro”. Da viale Curtatone si accederà alla Forestale e al Catasto: la prima occuperà 660 metri quadri al piano terra (Comando, Stazione, uffici e locali di servizio), 410 all’interrato (archivi e centrale termina), 380 al primo piano (sala riunioni e altri uffici) e 650 al secondo (alloggi di servizio). Per il Catasto saranno realizzati archivi e centrale termica nei 900 metri quadri dell’interrato; un’area utenti nei 660 del primo piano; ventiquattro uffici per il personale addetto nei 940 del primo piano. Sarà infine conservato anche il celebre bassorilievo policromo di Salvatore Fiume dedicato all’opera svolta dai medici in guerra: rimarrà in un ufficio che sarà occupato dalla Forestale.

Luca Mattioli

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