Una via per l'ostetrica Maria Adele Aina

Una via per l'ostetrica Maria Adele Aina
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BORGOMANERO – “Dedicare una via a Maria Adele Aina rappresenta il riconoscimento alla donna, professionista in campo sanitario, missionaria in terra africana e protagonista della vita sociale della nostra città”: con questa motivazione il Sindaco Anna Tinivella e la Giunta comunale hanno deliberato nei giorni scorsi di intitolare la nuova strada che collega la rotatoria di viale Kennedy (di fronte al supermercato Carrefour) con via Gozzano e che attraversa il nuovo polo commerciale (comprendente il supermercato Esselunga) costruito sull’area dell’ex Torcitura, alla “storica” ostetrica dell’Ospedale Ss. Trinità morta improvvisamente il 6 gennaio 2006 all’età di 72 anni. Originaria di Casaleggio dove era nata il 28 novembre 1934 dopo aver conseguito il diploma di ostetrica nel 1955 aveva iniziato a svolgere la sua a

BORGOMANERO – “Dedicare una via a Maria Adele Aina rappresenta il riconoscimento alla donna, professionista in campo sanitario, missionaria in terra africana e protagonista della vita sociale della nostra città”: con questa motivazione il Sindaco Anna Tinivella e la Giunta comunale hanno deliberato nei giorni scorsi di intitolare la nuova strada che collega la rotatoria di viale Kennedy (di fronte al supermercato Carrefour) con via Gozzano e che attraversa il nuovo polo commerciale (comprendente il supermercato Esselunga) costruito sull’area dell’ex Torcitura, alla “storica” ostetrica dell’Ospedale Ss. Trinità morta improvvisamente il 6 gennaio 2006 all’età di 72 anni. Originaria di Casaleggio dove era nata il 28 novembre 1934 dopo aver conseguito il diploma di ostetrica nel 1955 aveva iniziato a svolgere la sua attività in vari Comuni del novarese prima di essere assunta all’Ospedale Ss. Trinità dove lavorò dal 1957 al 1994. Per tre anni dal 7 ottobre 1985 al 4 ottobre 1988 come Capo Ostetrica prestò servizio su incarico del Ministero degli Affari esteri – Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, presso l’Ospedale Centrale di Maputo in Mozambico, sede considerata particolarmente disagiata per la guerra che imperversava e per la popolazione che viveva in condizioni di povertà estrema. Rientrata in Italia riprese il suo lavoro nell’ospedale di viale Zoppis dedicandosi quindi come volontaria in campo sociale. Il 12 luglio 1994 la direzione dell’allora Usl 54 la nominò “Ostetrica benemerita”. “E’ stata una grande donna – così la ricorda il dottor Ugo Mauri, primario emerito di radiologia del Ss. Trinità – che ho conosciuto giovanissimo quando entrambi iniziammo a lavorare all’Ospedale cittadino. Giusta la scelta di dedicarle una via. E’ un riconoscimento postumo per tutto il bene che ha fatto in vita, con grande spirito di abnegazione ed impegno, guidando l’assistenza al parto di almeno due generazioni. Ammirevole è stato poi il suo impegno profuso sino all’ultimo respiro nel campo del volontariato “. Nella foto, scattata nel 1992 la vediamo assieme all’allora prevosto di Borgomanero don Giovanni Galli.

Carlo Panizza

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