Vendemmia? «Abbondante e di qualità»

Vendemmia? «Abbondante e di qualità»
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Quest’anno la vendemmia è iniziata nel centro-nord d’Italia con un ritardo di una settimana rispetto alla tradizione, ritardo che le belle giornate di settembre stanno riassorbendo giorno dopo giorno. Ad oggi è stata portata in cantina circa il 20% della produzione viticola italiana e in questa settimana sono uscite le prime stime sull’annata.
Abbiamo chiesto al galliatese Giuseppe Martelli che come presidente del Comitato nazionale vini del Ministero delle politiche agricole, ha il polso della situazione, come si prospetta questo momento sul territo

Quest’anno la vendemmia è iniziata nel centro-nord d’Italia con un ritardo di una settimana rispetto alla tradizione, ritardo che le belle giornate di settembre stanno riassorbendo giorno dopo giorno. Ad oggi è stata portata in cantina circa il 20% della produzione viticola italiana e in questa settimana sono uscite le prime stime sull’annata.
Abbiamo chiesto al galliatese Giuseppe Martelli che come presidente del Comitato nazionale vini del Ministero delle politiche agricole, ha il polso della situazione, come si prospetta questo momento sul territorio nazionale, nella nostra regione e sulle colline novaresi.
Dottor Martelli analizzando i risultati dei vari sondaggi fatti dalle principali organizzazioni di categoria, compresi quelli di Assoenologi, di cui lei è stato direttore generale per quarant’anni, si deduce che il 2016 ci darà una vendemmia abbondante. Conferma?
«Si, l’Italia produrrà intorno ai 49 milioni di ettolitri. Un quantitativo molto vicino ai massimi dell’ultimo decennio, superato di poco solo nel 2006 (49,6 milioni di ettolitri) e nel 2015 (49,4). La forbice produttiva è comunque piuttosto ampia, nel senso che mentre l’Emilia Romagna, l’Abruzzo e la Puglia fanno registrare un incremento superiore al 10%, la Sicilia e la Campagna ipotizzano un decremento di circa il 20%».

Roberto Azzoni


Leggi tutta l’intervista sul Corriere di Novara di sabato 10 settembre 2016

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