Verso l’Unione Comuni montani dei due Laghi

Verso l’Unione Comuni montani dei due Laghi
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ARMENO - Con la prevista chiusura (presumibilmente entro l’anno) dell’attuale Comunità montana (ora commissariata) dovrebbe concretizzarsi l’Unione dei Comuni montani dei due Laghi con sede a Sovazza (frazione di Armeno situata a 700 metri s.l.m). Oltre ad Armeno hanno deciso di prendervi parte

ARMENO - Con la prevista chiusura (presumibilmente entro l’anno) dell’attuale Comunità montana (ora commissariata) dovrebbe concretizzarsi l’Unione dei Comuni montani dei due Laghi con sede a Sovazza (frazione di Armeno situata a 700 metri s.l.m). Oltre ad Armeno hanno deciso di prendervi parte anche Brovello Carpugnino, Colazza, Gignese, Nebbiuno, Pisano, Massino Visconti. Il sindaco Pietro Fortis (vicepresidente del nuovo Ente presieduto dal sindaco di Nebbiuno, Elis Piaterra): «Si tratta di un’Unione interprovinciale (l’unica delle Province di Novara e Vco), sul modello trentino, con l’obiettivo di unire il territorio tra i due laghi (Verbano e Cusio), dal Vergante a Orta, cui stiamo lavorando nel senso di governare il territorio promuovendovi politiche di sviluppo». L’Unione, ha ricordato, ricalca un’ impostazione già pensata per il passato, intendendo dimostrare che, anche in tempi di crisi, si può operare e progettare. «Punto di forza di questo territorio sono l’agricoltura e il turismo, non potendosi limitare – sostiene – solo ad accogliere». Necessario governare il territorio, dunque, per evitare, ad esempio, «di avere moto dappertutto» o di regolare il taglio del bosco... Armeno ha un’ampiezza di 31,5 km quadrati, con una posizione in quota e a ridosso del Mottarone e la nascente aggregazione territoriale guarda anche alle opportunità che l’Unione europea metterà in campo per queste aree sino al 2020. «Questa terra, il “Mergozzolo”, dovrebbe - continua Fortis - avere peso in Piemonte perché unisce un territorio bellissimo: la terra dei due laghi. Al momento la struttura è costituita ma non è operativa perché fino a quando non chiuderà la Comunità montana non può nascere il nuovo Ente e l’ obbligo di legge del 1° gennaio 2015 è stato posticipato di un anno. Nel frattempo continuo a concentrarmi sulle attività di Armeno, lavorando bene e tenendo un rapporto costruttivo e collaborativo con le minoranze». Tra gli strumenti condivisi con altri Comuni (anche al di fuori dall’Unione), l’informatizzazione degli Uffici con l’uso dello stesso software che può gestire anche 10mila abitanti «che ci permette di diventare più coesi ed offre la possibilità di condividere documenti e ordinanze, perché gli stessi problemi di Armeno potrebbero essere gli stessi di Gignese.... Se riuscissimo a fare un’Unione solida, che superi i 10mila abitanti – conclude - potremmo anche essere in grado di recepire e ad assorbire alcune competenze provinciali (quali la manutenzione strade). Diversamente esse andranno alla Regione rischiando di allontanare il territorio e di divenire meno rispondenti al bisogno».

m.a.t.

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