Villa Zanetta: no all’ascensore per disabili nel cortile

Villa Zanetta: no all’ascensore per disabili nel cortile
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BORGOMANERO - Con l’intento di dare uno spazio per le prove d’orchestra ai ragazzi disabili dell’Associazione “Emisferi musicali” l’Amministrazione comunale avrebbe voluto realizzare un ascensore esterno nel cortile di Villa Zanetta in corso Sempione per consentire un agevole accesso ai locali, tra cui l’ex sala conferenze situati al primo piano. Ma la proposta è stata subito bocciata dalla Soprintendenza che pretenderebbe che l’ascensore venisse collocato all’interno dell’edificio. Difficile se non impossibile da realizzare e con costi esorbitanti. Profondamente amareggiata per il veto della Soprintendenza il sindaco Anna Tinivella facendosi portavoce degli altri colleghi di Giunta e di tanti cittadini ha inviato una lettera aperta ai giornali per denunciare pubblicamente l’accaduto. “Nei mesi scorsi – scrive il primo cittadino - abbiamo investito somme ingenti per rifare gli impianti e il tetto di villa Zanetta dove, al piano terra, hanno sede il Cai e la "casa delle associazioni". Al primo piano 

BORGOMANERO - Con l’intento di dare uno spazio per le prove d’orchestra ai ragazzi disabili dell’Associazione “Emisferi musicali” l’Amministrazione comunale avrebbe voluto realizzare un ascensore esterno nel cortile di Villa Zanetta in corso Sempione per consentire un agevole accesso ai locali, tra cui l’ex sala conferenze situati al primo piano. Ma la proposta è stata subito bocciata dalla Soprintendenza che pretenderebbe che l’ascensore venisse collocato all’interno dell’edificio. Difficile se non impossibile da realizzare e con costi esorbitanti. Profondamente amareggiata per il veto della Soprintendenza il sindaco Anna Tinivella facendosi portavoce degli altri colleghi di Giunta e di tanti cittadini ha inviato una lettera aperta ai giornali per denunciare pubblicamente l’accaduto. “Nei mesi scorsi – scrive il primo cittadino - abbiamo investito somme ingenti per rifare gli impianti e il tetto di villa Zanetta dove, al piano terra, hanno sede il Cai e la "casa delle associazioni". Al primo piano della villa ci sono dei locali e la grande sala riunioni, al momento non occupati. Vorremmo destinarli ad un'associazione, ma diventa imprescindibile la realizzazione di un ascensore per consentire anche ai disabili di arrivarci. Tra le associazioni interessate infatti c'è "Emisferi musicali" che con i suoi volontari insegna a suonare ai ragazzi portatori di handicap, ha in dotazione gli strumenti musicali di un'orchestra completa e vorrebbe poterli lasciare sempre installati. Sarebbe la soluzione ideale, ma la sala è al primo piano e non tutti gli allievi possono autonomamente accedervi. Problema:dove e come fare un ascensore dato che la scala è troppo stretta per installare altre soluzioni, tipo un montascale? Con i tecnici – spiega Tinivella- abbiamo valutato che all'esterno, lato giardino, si potrebbe realizzare l'intervento, costerebbe circa 30.000 euro, ma la Soprintendenza, consultata preventivamente, ci dice che non darà l'autorizzazione: o i ragazzi suonano al piano terra dove è impossibile perché non ci sono spazi idonei oppure l'ascensore va fatto all'interno. Abbiamo studiato il problema, peccato che il soffitto da bucare sia a volta, che si debba sacrificare una stanza, girare un antibagno e realizzare un muro portante in cemento armatop er reggere la volta. Tuttavia, secondo il parere di chi lavora negli uffici a Torino, meglio tutto ciò piuttosto che "compromettere la facciata interna” di villa Zanetta che di bello non ha proprio nulla. Ho chiesto anche all’onorevole Franca Biondelli, visto il suo ruolo istituzionale, di aiutarci a spiegare la necessità alla Soprintendente, ma la risposta data anche a lei è la stessa: fatelo all'interno! Non so se ci riusciremo, se ci daranno poi i permessi di spaccare un soffitto, quali saranno i costi da sostenere, se avremo le risorse e soprattutto mi chiedo: perché deve essere così difficile aiutare dei ragazzi disabili a sognare di diventare musicisti?. Mi arrendo e – conclude il sindaco - mi viene voglia di lasciar perdere”.Quello dell’ascensore di Villa Zanetta (acquistata dal Comune negli anni ’70 e sino a qualche anno fa sede del Centro Incontro Anziani) non è comunque l’ultimo caso che ha visto contrapposti Comune e Soprintendenza. Il caso più eclatante, a dicembre quando la Soprintendenza si era opposta al progetto di Rfi (Rete ferroviaria italiana) che prevede la costruzione di un sottopasso, atteso da oltre trent’anni che dovrebbe collegare via Fratelli Maioni con via Arona chiedendo l’arretramento del manufatto di quindici metri su via Fratelli Maioni per salvaguardare la “tettoia” in cemento armato del Foro Boario. “Per fortuna mia sarò ancora sindaco per soli tre-quattro mesi”, questo l’amaro sfogo di Anna Tinivella che dopo dieci anni trascorsi a Palazzo Tornielli per legge non potrà più ricandidarsi.

Carlo Panizza

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