Vino italiano protagonista in Giappone

Vino italiano protagonista in Giappone
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Nonostante in Giappone la recessione economica ed il perdurante andamento deflazionario abbiano penalizzato i vini di alta gamma, favorendo quelli più economici, le bottiglie italiane si stanno sempre più affermando. Il paese del Sol Levante (127 milioni di abitanti) nel 2015 ha incrementato le importazioni di vino del 2,2% in valore (114 miliardi di yen) e del 3% in volume (185.600 milioni di litri). In questo contesto l'Italia detiene il terzo posto dopo Francia e Cile per i vini fermi e dopo Francia e Spagna per gli spumanti. Il Giappone per le nostre bottiglie è il sesto mercato, preceduto da Stati Uniti d'America, Germania,Regno Unito, Svizzera e Canada. Per consolidare e possibilmente accrescere questo positivo trend l'Ambasciata d'Italia e l'Ice hanno organizzata la rassegna "Tremila anni di vino italiano" che a Tokio ha riunito bu

Nonostante in Giappone la recessione economica ed il perdurante andamento deflazionario abbiano penalizzato i vini di alta gamma, favorendo quelli più economici, le bottiglie italiane si stanno sempre più affermando. Il paese del Sol Levante (127 milioni di abitanti) nel 2015 ha incrementato le importazioni di vino del 2,2% in valore (114 miliardi di yen) e del 3% in volume (185.600 milioni di litri). In questo contesto l'Italia detiene il terzo posto dopo Francia e Cile per i vini fermi e dopo Francia e Spagna per gli spumanti. Il Giappone per le nostre bottiglie è il sesto mercato, preceduto da Stati Uniti d'America, Germania,Regno Unito, Svizzera e Canada. Per consolidare e possibilmente accrescere questo positivo trend l'Ambasciata d'Italia e l'Ice hanno organizzata la rassegna "Tremila anni di vino italiano" che a Tokio ha riunito buyer, opinion leader, importatori e giornalisti provenienti da ogni parte del Giappone, con lo scopo di aggiornarli sulle peculiarità delle nostre tipologie, informali sui risultati della vendemmia e metterli in diretto contatto con i produttori italiani.
L'evento è stato aperto il 20 ottobre al Meguro Gajoen Hotel dal primo consigliere dell’Ambasciata d’Italia in Giappone Pierluigi Trombetta. Il focus sul settore vitivinicolo italiano è stato esposto dal novarese Giuseppe Martelli, presidente del Comitato nazionale vini del Ministero delle politiche agricole della Repubblica Italiana che ha illustrato gli alti livelli delle nostre produzioni enologiche legandole alla storia e alla cultura dei diversi territori e alle esclusive particolarità dei nostri più nobili vitigni autoctoni. Martelli ha inoltre ricordato che l'Italia è il primo paese produttore di vino del pianeta: (il 20% del vino mondiale ed il 30% di quello europeo parlano italiano), nonchè spiegato perchè la vendemmia 2016, che in Italia si sta concludendo, darà una produzione qualitativamente ottima, forte di circa 49 milioni di ettolitri. «Un mercato più da costruire che da conquistare - ha spiegato Aristide Martellini, Head of the Trade Promotion Office, Ambasciata d'Italia, Tokyo - visto che il consumo di vino in Giappone è ancora piuttosto contenuto. In Giappone il 54% del consumo riguarda i vini rossi, il 37% il vino bianco e il 9% quello rosato».
Come già fatto in altre analoghe occasioni, Martelli ha voluto brindare ai successi del vino italiano in Giappone con il vino della sua terra, il Ghemme, di cui quest'anno si celebrano i primi venti anni di Docg. Per l'occasione ha inviato a Tokio le bottiglie vincitrici dell'edizione 2015 del concorso enologico "Calice d'Oro" organizzato dalla Camera di Commercio di Novara, che ha regalato all'addetto commerciale dell'Ambasciata Trombetta e al Head of the Trade Promotion Office dell'Ambasciata Martellini.

l.c.

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