Volontari della Protezione Civile novarese hanno creato un campo attrezzato a Norcia

Volontari della Protezione Civile novarese hanno creato un campo attrezzato a Norcia
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GATTICO - Un campo attrezzato nel territorio di Norcia a 925 metri di altitudine, per portare aiuto alle popolazioni terremotate del centro Italia, insieme ai colleghi della Colonna mobile piemontese. L’intensa attività per i Volontari del Coordinamento Territoriale del Volontariato della Protezione civile novarese, che ha sede a Gattico e di cui è responsabile Gianfranco Zanetta, è particolarmente rivolta, in questo periodo, a favore delle zone terremotate del Centro Italia, motivo di orgoglio e gratitudine da parte delle Istituzioni novaresi.
In visita giovedì mattina, il presidente della Provincia, Matteo Besozzi (giunto quest’anno, insieme al sindaco di Novara, Alessandro Canelli) ci ha detto: «Per noi avere un Coordinamento di questo tipo è un vanto, essendo fondamentale, sia in occasioni particolari come quelle del terremoto del centro Italia, ma soprattutto per i lavori necessari sul territorio della provincia. I Volontari danno una mano note

GATTICO - Un campo attrezzato nel territorio di Norcia a 925 metri di altitudine, per portare aiuto alle popolazioni terremotate del centro Italia, insieme ai colleghi della Colonna mobile piemontese. L’intensa attività per i Volontari del Coordinamento Territoriale del Volontariato della Protezione civile novarese, che ha sede a Gattico e di cui è responsabile Gianfranco Zanetta, è particolarmente rivolta, in questo periodo, a favore delle zone terremotate del Centro Italia, motivo di orgoglio e gratitudine da parte delle Istituzioni novaresi.
In visita giovedì mattina, il presidente della Provincia, Matteo Besozzi (giunto quest’anno, insieme al sindaco di Novara, Alessandro Canelli) ci ha detto: «Per noi avere un Coordinamento di questo tipo è un vanto, essendo fondamentale, sia in occasioni particolari come quelle del terremoto del centro Italia, ma soprattutto per i lavori necessari sul territorio della provincia. I Volontari danno una mano notevole a fare interventi di messa in sicurezza» (come ad esempio accaduto durante l’emergenza idrogeologica che colpì Novarese e Vco nell’autunno 2014, ndr). Durante il discorso rivolto da Besozzi ai Volontari (con cui si è soffermato a parlare e che erano schierati con alcuni dei mezzi usati) ha tra l’altro rilevato, insieme all’impegno dei Comuni della Provincia che hanno attivato una raccolta fondi a favore dei terremotati, l’efficacia di un’ “azione comune”: «Vogliamo sottolineare l’importanza della Protezione civile in generale e dell’azione che state svolgendo con i fatti concreti che riuscite a mettere in atto anche in situazioni difficili. Fondamentale avere gruppi come il vostro (altamente qualificato, con 350 volontari operativi) per la manutenzione del territorio anche in assenza di emergenze».
Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, che dopo la prima scossa del terremoto, ha partecipato ad un’attività congiunta promossa da Provincia, Comune Novara e diversi sindaci del territorio insieme alle associazioni di Protezione civile, ci ha detto: «Evidentemente il Corpo di Protezione civile della nostra provincia è estremamente ben organizzato e strutturato: sicuramente uno degli assi portanti del sistema emergenziale del nostro e di altri territori. Alcuni di questi ragazzi sono già partiti per Norcia, così come la Regione Piemonte ha indicato, ed altri andranno per dare assistenza. Ben 350 le persone attive per interventi emergenziali, quali la pulizia degli alvei dei torrenti: ho chiesto loro di darci una mano in tal senso proprio questa mattina. Però l’emergenza vera è il terremoto». Provincia e Comune sono promotori dell’ iniziativa “Facciamo la differenza”. «Ad oggi sul conto corrente del Comune di Novara – ha riferito Canelli – ci sono 37 mila euro con cui, in una frazione di Accumuli, è stato dato avvio ad un centro polifunzionale per l’infanzia intitolato a Giampaolo Ferrari. L’associazione “For Live” sta operando là e parte di queste risorse saranno adoperate per andare incontro alle esigenze costruttive di questo centro. I moduli abitativi arriveranno la prossima primavera e nel frattempo tutta la popolazione di Accumuli si è spostata a S. Benedetto del Tronto. Avere un centro di aggregazione comincia a dare il senso di comunità».

Maria Antonietta Trupia

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