Ecco quali

12 comuni novaresi in lizza per diventare "Città europea del vino 2024"

Si tratta di Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Fara Novarese, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno

12 comuni novaresi in lizza per diventare "Città europea del vino 2024"
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La soddisfazione della Provincia di Novara.

Città europea del vino 2024

"Un vero e proprio balzo in avanti, fondamentale nel percorso avviato lo scorso anno, che ci ha visti costantemente al fianco dei nostri Comuni e dell’associazione “Città del vino” regionale e provinciale".
E’ il commento del presidente della Provincia Federico Binatti e del consigliere delegato al Marketing territoriale della Provincia Luigi Laterza a sulla notizia dell’accettazione della candidatura di “Alto Piemonte Gran Monferrato” a diventare “Città europea del vino 2024” deciso dal Consiglio nazionale di “Città del vino”.

"Va ricordato – sottolineano il presidente e il consigliere – che l’area “Alto Piemonte Gran Monferrato” è rappresentata da diciannove Comuni di cinque province piemontesi, dei quali ben dodici appartengono al nostro territorio. Si tratta di Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Fara Novarese, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno, con i quali la Provincia collabora dallo scorso anno per centrare l’obiettivo finale del riconoscimento di “Città europea del vino 2024” che in luglio sarà decretato dalla Rete europea delle Città del Vino, formalizzando la nomina al Parlamento europeo di Bruxelles. Il Consiglio nazionale di “Città del vino”, con questa decisione, premia l’eccellenza e le potenzialità della produzione vinicola novarese, costantemente valorizzata dall’impegno e dall’ottimo lavoro di rete e confronto svolto dai nostri Comuni.

Pertanto - commentano infine il presidente e il consigliere – non possiamo che complimentarci con tutti gli attori di questo importante risultato, raggiunto grazie a una proposta progettuale di qualità e fortemente rappresentativa dell’area geografica interessata, ringraziandoli per aver coinvolto la Provincia di Novara nel percorso che – ci auguriamo - porti a un positivo esito e che contribuirà a far diventare il nostro territorio un importante interlocutore dell’Unione europea per quanto riguarda la produzione vitivinicola".

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