A Cerano divieto di giocare a palla (e non solo) in piazza Crespi
Un provvedimento arrivato dopo "frequenti segnalazioni": in caso di violazioni è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro
In questi primi giorni di agosto 2024 il sindaco Mauro Cesti ha firmato una particolare ordinanza, evidentemente resasi necessaria in seguito al ripetersi di una serie di comportamenti considerati non adeguati.
Divieto di giocare a palla (e non solo) in piazza Crespi
Nell'ordinanza si parla di "frequenti segnalazioni da parte di cittadini con le quali si denuncia la pratica diffusa di utilizzare luoghi del territorio per giochi con il pallone in particolare con riferimento a Piazza Crespi". Sempre l'ordinanza parla di una piazza Crespi frequentata da "ignoti che danneggiano il selciato avente valore storico e artistico, soprattutto in orario serale"..
"Considerato che i giochi con il pallone - prosegue il testo - determinano pericoli per l’incolumità e la sicurezza delle persone e/o l’integrità del patrimonio pubblico e privato ed arrecano, con schiamazzi ed urla, disturbo alla quiete ed al pubblico decoro; considerando inoltre che le condotte di cui sopra rappresentano un pregiudizio per i diritti fondamentali altrui, impedendo l’utilizzo libero e tranquillo di spazi ed aree pubbliche, nonché il riposo delle persone, e determinano un elevato rischio per la tutela dei beni pubblici, di pregio storico e artistico inestimabile", il sindaco Cesti ordina di vietare "il gioco del pallone in tutte le forme e modalità di svolgimento".
I dettagli e le sanzioni
E aggiunge: "Sono altresì vietati quei giochi o sport collettivi o individuali che, mediante il lancio di oggetti, possono arrecare molestie, disturbo o mettere in pericolo l’incolumità delle persone nonché danneggiare monumenti, edifici o qualsivoglia bene pubblico o privato".
Sono vietati inoltre, recita l'ordinanza, "tutti i giochi o sport collettivi o individuali che non siano preventivamente autorizzati", così come "bivaccare o porre in essere attività che determinano disturbo alla quiete dei cittadini nonché il pericolo per l’incolumità e la sicurezza delle persone e/o per l’integrità del patrimonio privato e pubblico, con il danneggiamento di beni aventi valore storico e artistico".
In caso di violazioni è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
"La Polizia Locale e le Forze di Polizia, sono incaricate dell’attuazione della presente ordinanza, intimando anche l’immediata cessazione dell’illecito da parte degli autori" avverte l'ordinanza.