A febbraio il via ai lavori di riqualificazione della Casa per l’Anziano Chiara Mattazzi a Baveno
Previsti 12 appartamenti
Previsti 12 appartamenti, spazi comuni per un luogo aperto al servizio degli anziani di tutto il territorio.
I lavori
“Approveremo in Giunta in questi giorni – segnala il sindaco di Baveno Alessandro Monti – il progetto esecutivo della riqualificazione della Casa per l’Anziano, che prevede la sua trasformazione in senior housing, una formula abitativa innovativa a sostegno delle persone anziane e vulnerabili con 12 piccoli appartamenti previsti. Questo grazie al progetto presentato e finanziato in parte dai fondi europei del PNRR, con il rimanente coperto dal nostro bilancio Comunale. Il via ai lavori (costo 2,5 milioni di euro) è previsto per fine febbraio con una durata di 14 mesi circa".
“Il progetto – ricorda l’assessore ai servizi sociali Maria Rosa Gnocchi – è stato presentato e portato avanti unitamente al Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano. La nuova struttura, senza barriere architettoniche, risponderà efficacemente al tema dell’invecchiamento attivo. L’intervento prevede la ristrutturazione completa del fabbricato, con al piano interrato locali per magazzino, spogliatoi con servizi igienici, lavanderia, al piano terra l’ingresso principale, con zona ricevimento ed ufficio, salotto comune, sala bar/pranzo, cucina, palestra, sale polifunzionali, ambulatorio con sala di attesa, mentre al primo e al secondo piano vi saranno i 12 appartamenti dotati di zona a giorno con camera da letto doppia o singola e bagno.
Un rilancio di una struttura che quest’anno vede compiere i suoi 45 anni di vita: l’idea è quello di uno spazio dove ci siano progetti, attività e rapporti sociali al suo interno ma, anche, una struttura aperta all’esterno in cui i servizi presenti (come la palestra ad esempio) e le sue iniziative saranno disponibili non solo agli ospiti ma a tutti gli anziani del territorio e non solo di Baveno, per favorire una migliore loro autonomia, a partire da quelli più fragili e vulnerabili.
Si prevede un implemento dei servivi domiciliari a cura del Consorzio dei servizi sociali e una assistenza anche collegata a una centrale di tele assistenza”.