Il personaggio

A Napoli per suonare Pino Daniele

L'oleggese Edoardo Bolamperti, classe 2002, grande protagonista

A Napoli per suonare Pino Daniele
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«Da un po' di tempo mentre mi sposto per l'Italia ascolto la musica di Pino Daniele. Ho sempre pensato a quanto sarebbe stato figo poterlo suonare dal vivo e tutto ciò è accaduto. Non avrei potuto chiedere di meglio per concludere il 2022». Edoardo Bolamperti, oleggese classe 2002, protagonista sul palco del “Quando arriverà. Audiovisual live performance”, spettacolo organizzato per il 29 dicembre nella Galleria Umberto I di Napoli.

Edoardo Bolamperti suona Pino Daniele

«Sembra surreale avere suonato la musica di Pino Daniele proprio a Napoli – sottolinea – un'emozione unica». Il giovane talento oleggese suona la batteria da quando è un bambino e da qualche anno al suo repertorio ha aggiunto lo studio delle percussioni. Frequenta il conservatorio di Milano, dove lavora anche il figlio di Pino Daniele, Alex e, proprio lui, un paio di mesi fa ha annunciato la selezione di una band che avrebbe partecipato all'evento del 29 dicembre a Napoli, per omaggiare il grande cantautore italiano. «Nella formazione iniziale della band io non c'ero – spiega Bolamperti – uno dei miei professori però mi ha chiesto di inviare alcuni video, così mi sono messo a registrare e un mesetto fa ho avuto la notizia che avrei partecipato».

Grande formazione

Oltre alla formazione milanese, sul palco giovani talenti selezionati da Accademie e Conservatori di tutta Italia, insieme a figure artistiche simbolo di Napoli. «E' andata benissimo – commenta il giovane oleggese – è stato molto impegnativo come spettacolo ma una grande soddisfazione. Ci sono stati alcuni momenti durante la serata nei quali, alzando lo sguardo sguardo sulle persone presenti in galleria mi sono davvero emozionato parecchio. E' stato inaspettato e l'emozione impagabile». Per Bolamperti è stato un 2022 musicalmente importante, «sono successe parecchie cose belle, e credo che, musicalmente parlando, sia l’anno in cui sono successe più cose in assoluto. Ho avuto la fortuna di suonare parecchio e in diverse parti d’Italia. Credo di essere arrivato fino a qui perché ho scelto di differenziarmi dagli altri giovani musicisti». Bolamperti, infatti, ha scelto di studiare, oltre alla batteria, anche le percussioni afro-cubane, «e sono pochissimi i giovani che hanno scelto questa strada – spiega – Una strada, quella delle percussioni, che mi appassiona e mi apre nuove porte».

Il sogno per il nuovo anno

C'è un sogno per il 2023: alzare sempre più l'asticella: «che possa suonare il doppio rispetto a quanto ho fatto nel 2022, fare cose sempre più difficili e aggiungere al mio bagaglio emozioni ed esperienza». E poi un sogno: poter suonare insieme agli “Scary Pockets”, «sono una band che mi piace molto e suonare con loro sarebbe bellissimo».

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