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A Novara mancano case da affittare

"Nel 2022 il mercato è stato caratterizzato da una forte domanda a cui non sempre ha fatto fronte un'offerta adeguata"

A Novara mancano case da affittare
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Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, lo ha dichiarato schiettamente in aula: in città mancano case da affittare. Il mercato immobiliare è in sofferenza.

Qual è la situazione?

Filippo Fronte, presidente Fimaa Alto Piemonte, ha analizzato lo scenario per NovaraOggi.

E’ così: mancano alloggi?

«Sì, anche nel 2022 il mercato immobiliare delle locazioni è stato caratterizzato da una forte domanda a cui non sempre ha fatto fronte un'offerta adeguata. In ambito residenziale per tante persone è stato difficile scovare la soluzione abitativa ideale a un canone commisurato alle proprie possibilità, fino addirittura a dover desistere dall'idea di cambiare casa».

Non è strano prendere coscienza di questa situazione dopo anni che si sente parlare di crisi immobiliare?

«In verità l’esigenza di appartamenti in affitto segue un trend in costante crescita da alcuni anni. Novara in particolare, ma anche tanti altri comuni della provincia, hanno registrato numeri importanti di nuovi “aspiranti inquilini” che vanno a sommarsi alle richieste di chi ha visto mutare i propri bisogni, maturando quindi la volontà di trasferirsi in una casa diversa».

Quale il principale “movente”?

«E’ da ricercare nei cambiamenti radicali del mondo del lavoro, di cui il nostro territorio è storicamente in grado di cogliere gli aspetti positivi: in particolare ci sono stati recenti insediamenti produttivi e logistici di notevoli dimensioni e si parla delle prospettive di nuove realtà commerciali e di ricerca che hanno scelto l’hinterland Novarese come base strategica della propria imprenditorialità. Questo genera delle professionalità più o meno qualificate che vogliono abitare vicino al proprio lavoro. Inoltre la distanza tra Novara e Milano si sta sempre più riducendo in termini di collegamenti, ma soprattutto in termini di percepito dalle persone alla ricerca di una qualità della vita più a misura d’uomo».

Quali le richieste?

«Il classico mono o bilocale continua a essere la scelta privilegiata del mercato. Però va evidenziato come appartamenti più grandi di tre e quattro locali, siano comunque apprezzati dalle famiglie o da chi preferisce condividere gli spazi con colleghi o compagni di scuola. Non va dimenticato infatti il sempre maggiore numero di studenti fuori sede che frequentano l’Università cittadina».

E per quanto riguarda i contratti di locazione?

«Si modifica sempre di più la tipologia: tante volte si ragiona in termini di transitorietà per venire incontro alle esigenze del conduttore e valutando i benefici fiscali del locatore. Nell’anno trascorso va altresì segnalata la crescita degli affitti di case più costose rispetto al range di mercato. Appartamenti nuovi o completamente ristrutturati, arredati con mobili di pregio. Le difficoltà riscontrate sono un dato oggettivo e fotografano perfettamente la situazione attuale. Dati alla mano l’offerta di case in affitto è molto minore della domanda, indipendentemente dalla tipologia di immobile, dal lavoro dell’inquilino o dalla natura del contratto di locazione».

Quali soluzioni?

«Da imprenditore sono abituato a cercarle, quindi credo che per migliorare la situazione si potrebbe lavorare su più aspetti. Rassicurare i proprietari di case sfitte, talvolta spaventati dall’evoluzione negativa del rapporto locativo, affinché alimentino il mercato per un vantaggio reciproco. Incoraggiare investimenti immobiliari dedicati, che offrano servizi a favore degli inquilini e il loro benessere. Chiedere alle Istituzione un aiuto sempre maggiore per la creazione di nuove unità abitative, oltre a costanti risposte alle necessità di locatori e conduttori».

La locazione si trasformerà in acquisto?

«Sarà utile valutare questa possibile evoluzione. Tante famiglie non prendono in considerazione questa possibilità, ma se guidate, potrebbero magari permettersi una casa di proprietà, con un esborso mensile addirittura inferiore al canone di locazione».

Borsino immobiliare e le sfide per il futuro

Il Borsino immobiliare novarese (Bin), che verrà presentato il 28 febbraio alle 15.30 al 3E LAB di Comoli Ferrari, è un database che raccoglie informazioni sui prezzi, le caratteristiche e le condizioni degli immobili in vendita nella città di Novara e nei comuni della provincia.

Si tratta di uno strumento utile per monitorare l'andamento del mercato immobiliare e viene utilizzato principalmente dagli agenti immobiliari e dagli operatori del settore, ma può essere consultato anche da privati interessati a comprare una casa nella zona. Permette di avere una visione d'insieme del mercato e identificare le zone più richieste.

Si utilizza per definire il cosiddetto «più probabile valore di mercato» di un immobile, utile nella definizione del prezzo di compravendita e in fase di redazione di una perizia per l’erogazione di un mutuo.

E’ organizzato in base a diversi parametri: l’ubicazione, la tipologia dell'immobile, la superficie, il prezzo e altre caratteristiche specifiche. Questi dati sono raccolti tramite un monitoraggio costante del mercato immobiliare e vengono aggiornati con regolarità per fornire informazioni precise e aggiornate sulle tendenze del mercato.

«L’utilizzo di questo strumento deve essere supportato dalla competenza e dall’esperienza che solo un professionista del settore può avere, proprio per questo diventa ancora più importante il ruolo dell'agente immobiliare perché accompagna il cliente nel percorso di vendita al miglior prezzo, nel minor tempo possibile, indicandogli la strada più semplice e sicura da seguire - precisa Filippo Fronte, presidente Fimaa Alto Piemonte (nella foto) - Mi piace sottolineare l’idea di “guida” perché ritengo sia la declinazione naturale del concetto di agente immobiliare per il 2023 e per il futuro. Oggi più che mai il cliente ci chiede, e il mercato pretende da noi: la terzietà soprattutto emotiva nella determinazione del più probabile prezzo di compravendita; la capacità di prevedere e comprendere le naturali problematiche della commercializzazione del bene, ma soprattutto la competenza di trovare le migliori soluzioni anche attraverso la collaborazione con figure professionali nostre partner; l'autorevolezza empatica nell'appianare eventuali divergenze che possono insorgere nello svolgimento di una trattativa commerciale. Servono professionisti che lavorino in squadra, a fianco del cliente, per aiutarlo a scegliere il meglio per sé e la propria famiglia. Tocca a noi cogliere questa opportunità».

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