A Oleggio continuano con successo i "dialoghi sull'educazione emotiva"
Ottimo riscontro per i primi due incontri dedicati alla non violenza e alla sfera affettiva e sessuale, si continua giovedì 18 aprile parlando di social network
Al giro di boa il ciclo di incontri promosso dall'associazione "Educazione in Azione" nella sala 2 del teatro comunale di Oleggio e che finora ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico. Quattro conferenze a ingresso libero tenute da specialisti ed esperti e incentrate sul tema dell'educazione emotiva, approfondito in alcune delle sue declinazioni.
Nella foto Laura Baldassini e Mattia Vandoni al termine dell'incontro dello scorso 10 aprile
L'educazione emotiva, una priorità
Quello dell'educazione emotiva (e sessuale), soprattutto negli ultimi anni, è finalmente diventato un tema attuale e ricorrente, presentato spesso come un percorso necessario e irrinunciabile per le nuove generazioni in quanto strumento fondamentale per uno sviluppo armonioso ed equilibrato.
Attraverso l’educazione emotiva si insegna a riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, nonché a sviluppare empatia e capacità relazionali nella convinzione che l’intelligenza emotiva sia altrettanto importante quanto l’intelligenza accademica nello sviluppo complessivo del bambino e poi del ragazzo.
Un percorso inteso anche come prezioso strumento di prevenzione di fenomeni quali la violenza (tra cui quella di genere), il bullismo e il cyber bullismo e che passa appunto attraverso la conoscenza.
I primi due incontri con Laura Baldassini
Questo nuovo ciclo di incontri promosso da "Educazione in azione" era iniziato il 9 marzo quando la dottoressa Laura Baldassini, pedagogista e coordinatrice Scuole dell'Infanzia FISM Novara e VCO, nell'ambito del progetto "Sorridi a una donna", aveva parlato dell'arte come educazione alla non violenza
Il secondo incontro invece, svoltosi il 10 aprile è stato dedicato al tema dell'Educazione affettiva-sessuale, all'insegna dello slogan "Meglio parlare che ignorare", nella convinzione che, come evidenziato da Baldassini "laddove questo tipo di informazioni e strumenti non vengono forniti dalla famiglia e dalla scuola, si lascia un vuoto educativo che può essere riempito pericolosamente da 'altri'. Insegniamo ai nostri figli di tutto, sarebbe assurdo pensare di non insegnare cos’è l’innamoramento e la sessualità".
Un ruolo che quindi spetta in primis alla famiglia ma che chiama in causa anche le istituzioni e la scuola come spazio per eccellenza dedicato all'educazione.
La specialista ha quindi posto l'accento anzitutto su quanto sia importante lasciare da parte tabù e condizionamenti sociali e culturali per trasferire ai giovani, sin da piccoli (naturalmente con linguaggi e strumenti calibrati in base all'età) le giuste informazioni per permettere loro di orientarsi e proteggersi in un mondo sempre più insidioso.
Princìpi riconosciuti a livello internazionale: Baldassini ha infatti rimarcato come l'Unesco nel 2018 abbia stabilito che "un’educazione sessuale completa protegge i bambini e contribuisce a rendere la società più sicura e inclusiva.” e "Consente di acquisire competenze utili per tutta la vita, quali la fiducia in sé, lo spirito critico, il rispetto per i diritti degli altri, la tutela della propria salute e la capacità di prendere decisioni informate.”
Al contempo la professionista ha evidenziato come una adeguata educazione sessuale ed emotiva, ancora oggi in tanti casi purtroppo osteggiata, possa permettere di prevenire quelle forme di violenza di genere che continuano ad essere all'ordine del giorno nella cronaca nera.
I prossimi due incontri
Sarà invece dedicato al tema dell'Educazione emotiva nell'era dei Social Network la terza conferenza in programma per giovedì 18 aprile, alle 21. Relatore sarà Mattia Vandoni, psicologo, esperto in DSA e Dottore in Filosofia.
Il ciclo si concluderà giovedì 9 maggio alle 21 con "Sentire e apprendere. Emozioni scuola - casa e ritorno" a cura di Daria Apostolo, formatrice esperta, docente e specialista nel potenziamento delle abilità scolastiche.
INFO tel: +39 3292261626, mail: educazioneinazione@libero.it