A Orta San Giulio presentato il progetto Cusio 2030
L'obiettivo è anche la reintroduzione di specie ittiche non ancora tornate spontaneamente nel lago.
Presentato il progetto Cusio 2030 a Orta San Giulio, che si è aggiudicato un bando della Fondazione Compagnia di San Paolo di 340mila euro.
A Orta San Giulio presentato il progetto Cusio 2030
E’ stato presentato il progetto Cusio 2030, a pochi giorni di distanza dall’annuncio dell’aggiudicazione di un bando della Fondazione Compagnia di San Paolo che ha comportato il versamento di una cifra considerevole: per l’attuazione dell’iniziativa infatti i suoi promotori possono contare su un contributo di 340mila euro, oltre ai fondi della Provincia (30mila euro), dal Cnr (80mila euro), dal demanio idrico (25mila euro), dall’Ecomuseo del Cusio (15mila euro) e dalla Fondazione Cavaliere del lavoro Alberto Giacomini (20mila euro).
L'intervento del vicepresidente della Provincia di Novara
«Nel progetto – ha spiegato il vicepresidente della Provincia Michela Leoni, delegata alla Gestione e Programmazione del territorio – oltre alla Provincia di Novara in qualità di Ente capofila sono coinvolti come partner tecnici anche l’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr-Irsa di Verbania, l’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, con il quale da anni lavoriamo agli obiettivi previsti dal Contratto di lago, e l’associazione “Amici del Fermi” di Arona».
Cusio 2030 ha l'obiettivo di conservare e valorizzare la biodiversità del lago
Cusio 2030 ha l’obiettivo di conservare, valorizzare e sostenere la biodiversità acquatica del lago d’Orta: «Intendiamo rafforzare - così Leoni - il processo di recupero dello stato ecologico del lago d’Orta, quinto lago del Nord Italia. Questo avverrà attraverso una serie di interventi di tipo multidisciplinare per il ripristino, la valorizzare della biodiversità acquatica autoctona e la creazione di condizioni per conservarla nel tempo. Questi interventi vanno collocati nel contesto più ampio della strategia delineata dal “Contratto di Lago per il Cusio”, strumento di governance territoriale recentemente condiviso tra centotrenta realtà territoriali e che ha definito con gli indirizzi e gli obiettivi di lungo periodo per la valorizzazione del Lago d’Orta».
Ci saranno delle azioni di comunicazione per coinvolgere la popolazione locale
«L'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone - ha continuato Leoni - promotore del “Contratto di Lago per il Cusio”, e l’associazione “Amici del Fermi” di Arona si occuperanno delle azioni di implementazione della comunicazione e disseminazione, coinvolgendo le associazioni e la popolazione locale in rete con le realtà territoriali che hanno firmato il "Contratto di Lago". Ci attende un lavoro di tre anni, ma siamo sicuri che i risultati saranno davvero significativi a beneficio di questo territorio e del Novarese».
Al via gli studi sull'ecosistema per reintrodurre specie ittiche non ancora tornate nel lago
«In tre anni - ha specificato poi il consigliere provinciale delegato alla Caccia e pesca Arduino Pasquini - saranno condotti studi sull'ecosistema e si prevede, secondo un preciso cronoprogramma, la reintroduzione di specie ittiche autoctone come agone, pigo, luccio Italico, trota marmorata, oggi non ancora spontaneamente ritornate nel lago d’Orta dopo il risanamento ambientale. Contemporanee saranno anche le azioni di contenimento delle specie aliene invasive».
Il progetto si inserisce nel quadro più ampio del Contratto di Lago per il Cusio
«il progetto “Cusio2030” si inserisce nel quadro più ampio del Contratto di Lago del Cusio - spiega il presidente dell’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone Gianni De Bernardi - nato e voluto per aumentare la cura e l’attenzione per gli aspetti ambientali e in particolare naturalistici del lago e di tutto il suo bacino imbrifero. Siamo anche molto soddisfatti dalla crescente cooperazione tra i vari enti, che ci ha portato a definire un progetto così impegnativo e importante per la qualità ecologica del lago. Infatti, come sappiamo, da un lago fortemente inquinato, con l’operazione di Liming la generazione dei nostri genitori, anche allora come oggi sotto la guida scientifica del Cnr, ha dato luogo alla più grossa operazione di rinascita di un lago, e noi oggi siamo impegnati per realizzare progetti concreti di salvaguardia per le specie animali e vegetali che più di tutte hanno risentito di quel lungo periodo di inquinamento. Il nostro lago, che è magnifico, ha la fortuna di essere amato dai suoi abitanti, che qui sono nati, che qui hanno vissuto, e che oggi ci aiutano a proteggere e conservare le tante bellezze naturali di cui siamo circondati. In particolare – ricorda a conclusione il presidente - alcune aziende, proseguendo la via tracciata dai loro padri fondatori, ci stanno aiutando anche materialmente nel realizzare vari progetti, tutti coerenti con il progetto “Cusio2030”, come anche i Corridoi Ecologici già definiti dalla Provincia, e le aree protette del Cusio che ci auguriamo possano essere ampliate».