A piedi da Marano al Mottarone per ricordare un amico che non c'è più
Ben 47 chilometri "macinati" in 9 ore e mezza di camminata alla memoria di Federico Parazzoli, originario di Omegna e scomparso a 28 anni in Australia
A piedi da Marano fino al Mottarone. Un totale di 47 chilometri "macinati" in 9 ore e mezza di camminata. È l'impresa che Cristian Zampieri ha voluto fare per ricordare il giovane Federico Parazzoli, originario di Omegna, scomparso lo scorso agosto 2024 a 28 anni dopo un incidente sul lavoro in Australia.
Lo ha raccontato il Corriere di Novara
A piedi da Marano al Mottarone
Il legame con papà Elvio e la famiglia Parazzoli ha mosso Cristian, classe 1975, in questa impresa e così, ha voluto rispondere al bisogno di sentire vivo il ricordo del ragazzo. Tra le tante iniziative pensate a livello famigliare anche l'idea del maranese che, per dare risonanza alla perdita, ha voluto mettersi in marcia. Papà Elvio ne è rimasto molto contento, fiero.
«Una cosa folle - spiega Zampieri - ma che mi ha dato piacere. Mi sono allenato da aprile a luglio e da due anni faccio corpo libero seguito da il mio personal trainer, Federico Maggiore. Sono partito venerdì 9 luglio alle 2 di notte; Una sorta di marcia, camminata molto veloce, molto sostenuta seguito solo da Elvio. All’arrivo sono stato ripreso con il drone negli ultimi momenti, l’idea era una cosa tranquilla ma visto che la motivazione era importante ho avuto piacere a raccontare quello che ho fatto».
Nessun obiettivo alla partenza, solo la voglia di farcela e arrivare alla metà. «Ero abbastanza preparato fisicamente, la preparazione poi è stata fatta sulla resistenza, dopo diverso tempo in camminata si inizia a sentire la difficoltà».
"Ce l'ho fatta e ne sono orgoglioso"
Un’idea venuta di getto, senza obiettivi. «Ho deciso di farlo e sono partito una notte alle 2 di notte - così il maranese - verso le 7 del mattino sono arrivato a Gozzano, un bel pezzo al buio tra i boschi nella notte. Vedi il mondo della notte, attraverso il silenzio del bosco e gli animali notturni. Vedevo in lontananza gli occhi che brillavano in mezzo ai campi, è stata un'emozione oltre che un'impresa fisica. La parte più difficile è arrivata all’altezza di Bolzano Novarese, li inizia la salita verso il Mottarone, è la parte più faticosa. Dopo tutta la notte che cammini è dura. E’ stata dura, ma sono partito contro l'opinione di tutti; ho pensato adesso vi mostro che ce la faccio” e sono andato avanti fino alla meta» .
La commozione in vetta non si è fatta attendere, «per me è stata una cosa grande, un’impresa importante - ha concluso così il racconto - Ce l'ho fatta, ho portato il nome di Federico alla ribalta e la camminata è stata anche motivo di orgoglio personale sportivo».
Infine i ringraziamenti: «A Jennifer, mia moglie, che mi ha supportato e sopportato nell’impresa» e il grazie a Cristian da parte di papà Elvio, «Grazie a Cristian per l’impresa - commenta - alla famiglia Zampieri, la famiglia Parazzoli ed Eleonora».