A secco

Acqua frizzante introvabile: è allarme nei supermercati, scaffali sempre più vuoti

Il prezzo della Co2 è cresciuto di sette volte, inoltre si registrano anche importanti ritardi nelle consegne.

Acqua frizzante introvabile: è allarme nei supermercati, scaffali sempre più vuoti
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Estate bollente in tutti i sensi. Dopo il covid, la guerra, le temperature roventi e la siccità che sta mettendo a dura prova il nostro paese, ora anche la speculazione sui prezzi delle materie prime che mette sempre più in difficoltà la produzione di acqua gassata.

Mancanza di anidride carbonica

L'anidride carbonica, comincia a scarseggiare e i supermercati si trovano a fronteggiare l’emergenza acqua frizzante. Calata la produzione, infatti, gli scaffali che dovrebbero contenere le bottiglie si stanno sempre più svuotando.

Un allarme che era stato lanciato già a inizio luglio da Alberto Bertone della società Sant’Anna che aveva annunciato anche lo stop alla produzione di acqua frizzante fino almeno alla fine del mese di agosto. Un problema che potrebbe riguardare tutte le bibite gassate, anche se per il momento su questo fronte non vengono segnalate particolari carenze.

Scaffali vuoti

Torino, come racconta Repubblica, sono già diversi i supermercati con gli scaffali vuoti. Una crisi avvertita più nei piccoli market, ma che si sta riscontrando anche nelle grandi catene come Pam e Carrefour. Dopo le dichiarazioni di Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, invece, è sparita completamente l'acqua frizzante a questo marchio:

"La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Ho dovuto fermare la produzione dell’acqua gassata, vale il 30% della nostro produzione, poco più 1,2 milioni di bottiglie al giorno. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti", ha dichiarato l'imprenditore piemontese.

Bertone spiega inoltre che il prezzo della Co2 è cresciuto di sette volte, in più si registrano importanti ritardi nelle consegne. Sottolinea anche che il problema riguarda soprattutto le bottiglie piccole, quelle da mezzo litro.

Anche in Emilia e Lombardia

L'acqua frizzante comincia a scarseggiare anche in Emilia-Romagna, dove in alcune zone è stato vietato fare scorte, come in Lombardia dove spesso si fa fatica a trovarla nei supermercati, mentre sembra esserci ancora disponibilità di quella leggermente frizzante. 

Un emergenza che potrebbe rientrare nei prossimi mesi. Bertone si augura che già dal mese di settembre si possa tornare alla normalità, anche se al momento non vi è alcuna certezza.

E l'azoto?

Ma l'allarme arriva anche dalla mancanza di azoto, che serve per tenere rigide le bottiglie d’acqua quando sono chiuse. Se, a causa del caro energia, si dovesse presentare un aumento anche dei costi dell’azoto, il rischio è che la carenza possa riguardare anche l'acqua naturale. Rischio che attualmente non sussiste ancora.

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