Cronaca

Allarme lupi nel Vergante, la denuncia del pastore: "Mi hanno sbranato 2 vitelli"

"Non so quanti lupi fossero, ma hanno attaccato i miei animali di notte, io me ne sono accorto alle 6 del mattino".

Allarme lupi nel Vergante, la denuncia del pastore: "Mi hanno sbranato 2 vitelli"
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A Massino Visconti e nel Vergante è allarme lupi dopo che un pastore ha deciso di raccontare quanto gli è capitato.

Allarme lupi nel Vergante: "Mi hanno sbranato 2 vitelli"

«Prima o poi le famiglie non avranno più la possibilità di camminare con serenità e sicurezza nei boschi»: le parole del pastore itinerante Massimo Manni riportano in modo evidente agli onori della cronaca una questione di cui si dibatte già da diversi anni ormai anche sul nostro territorio. Manni, titolare di un'azienda agricola e che fa pascolare bestiame fra Vco, Novarese e Svizzera dopo aver mollato il lavoro da panettiere a Lesa nel 2020, si è visto aggredire due vitelli. «Ho circa 300 mucche - racconta - non so quanti lupi fossero, ma hanno attaccato i miei animali di notte, io me ne sono accorto alle 6 del mattino. Uno è stato ucciso e l'altro è vivo dopo difficoltose cure del veterinario. Non è un caso sporadico: lo scorso anno la stessa tragica sorte è toccata a 21 vitelli, alcuni erano del mio amico e compagno di lavoro Moreno Locatelli. I vitelli sono indifesi e non hanno nessuno scampo contro il lupo, carnivoro e disposto a tutto per non morire di fame. Ho deciso di rendere noto l'accaduto perché ho notato un aumento di pericolosità e danni provocati dai lupi negli ultimi anni. E' giusto che esistano ma il loro numero va controllato e ci sono i mezzi per farlo: abbattimenti, castrazioni o spostamenti. Ma non vedo la volontà di agire da parte di chi ha il potere e la responsabilità per poterlo fare. La situazione con i cinghiali è ancora peggio e gli agricoltori da anni reclamano, in alcuni casi in modo disperato, senza un interento concreto delle istituzioni. Tratto bene i miei animali, che mangiano l'erba coltivata dall'amico Ivano Meneghini, ma il mio lavoro è più complicato di prima».

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