Anche la frutta si scotta per il caldo: raccolti a rischio
Nel torinese -15% di raccolto
Caldo, il fenomeno nuovo della frutta che si scotta: nel Torinese già perso il 15% dei raccolti.
Anche la frutta si scotta per il caldo
Un fenomeno nuovo, dalle cause biochimiche non ancora perfettamente conosciute, dovuto all’interazione tra le componenti della polpa non ancora a maturazione e il combinato tra il forte irraggiamento solare, le lunghe ore di insolazione (in queste che sono le giornate più lunghe dell’anno) e soprattutto le temperature assolutamente anomale per giugno e inizio luglio.
Colpite mele e pere
Le scottature sulla frutta ancora verde si notano soprattutto su mele e pere, frutta che già deve difendersi dagli attacchi della cimice asiatica, insetto fino a poco tempo fa sconosciuto che è un altro effetto indesiderato del cambiamento climatico.
I frutticoltori segnalano il nuovo problema della scottatura (che è ben diversa dalla maturazione)soprattutto nel Pinerolese, il distretto frutticolo più importante della provincia di Torino.
I frutti colpiti da scottatura sono quelli esposti a sud e ovest, che ricevono quindi la luce del sole nelle ore più calde; quelli che, a maturazione, dovrebbero essere i più buoni. La parte dei frutti ancora verdi e piccoli più esposta ai raggi solari presenta una colorazione dapprima gialla e rossa da frutto maturo ma poco dopo marcisce. Si salvano solo i frutti più interni al filare e quindi più ombreggiati.