Anche quest'anno a Novara si è celebrato l'amore per la vita in memoria di Chiara Di Lucia
Un'occasione per far riflettere gli studenti sul tema della sicurezza stradale e della prevenzione nel ricordo dell'ex allieva dell’istituto
Era il 9 giugno del 2007, un giorno diverso per tanti ragazzi che si apprestavano a festeggiare la fine della scuola, come Chiara, che quel giorno rimase vittima di un incidente stradale. Da allora, il liceo delle Scienze Umane “Contessa Tornielli Bellini” di Novara dedica ogni anno un momento alla memoria di Chiara Di Lucia, ex allieva dell’istituto, per far riflettere gli studenti sul tema della sicurezza stradale e della prevenzione.
A promuoverla la mamma Rosalia Zizzo
L’iniziativa, nata dietro impulso della signora Rosalia Zizzo (mamma di Chiara) e portata avanti grazie al lavoro delle docenti e della dirigente scolastica Maria Motta, assegna delle borse di studio ai giovani che si distinguono con disegni, poesie ed elaborati originali su un argomento rilevante e delicato come quello del “valore di una vita”.
Gli studenti premiati
Quest’anno, il premio letterario è andato allo scritto di Petra Muschitiello (classe 4ªF) che, sui concetti chiave di responsabilità e di rispetto delle regole da parte dei ragazzi, ha lanciato «un appello forte alle istituzioni e al mondo degli adulti affinché intervengano con opportuni provvedimenti e agiscano in modo coerente».
In ambito artistico, invece, il premio è stato vinto da Nicole Camerota, Arianna Fontana, Greta Lazzarotti, Ayesha Saddiqua ed Emma Selvaggio (classe 2ªH, gruppo di Materia alternativa) che, attraverso una tecnica mista e l’utilizzo di più materiali, hanno realizzato un’opera sull’importanza della cintura di sicurezza.
Infine, Alessandro Segato (classe 3ªC) si è aggiudicato il premio per l’ambito multimediale con un video in cui si rammenta «che la vita non è una sfida alla morte ma un ‘gioco’ serio e prezioso».
"Rendete il mondo più umano"
Al termine della cerimonia di consegna, spazio durante il quale sono emersi anche altri spunti sui pericoli legati alla velocità, ai monopattini e all’uso del cellulare alla guida, la signora Zizzo ci ha tenuto a rivolgere un pensiero ai presenti, «alle menti sveglie che devono sentire il bisogno di innovazione e di cambiamento, che devono cercare la libertà di realizzarsi senza pregiudizio o barriere, con il dovere di cambiare il mondo in meglio, rendendolo più vivibile e necessariamente più umano».
Un ulivo nel cortile
In ricordo di Chiara, il cortile della scuola ospita oggi un bellissimo ulivo, albero da lei amato e considerato unico, «come unica e irripetibile - diceva sempre - è la vita di ogni persona».