Ancora scontro sulla logistica a Novara: "Capite cosa state andando a distruggere?"
Approvata la variante per il nuovo polo di corso Vercelli: per l'amministrazione non si può parlare di consumo di suolo, di tutt'altro avviso l'opposizione
Approvato in consiglio comunale (con voto nominale, «perché ci si ricordi di chi ha devastato questa città» ha affermato Pirovano, Pd), giovedì 19 ottobre, la variante per il nuovo polo logistico a ridosso di corso Vercelli, al bivio con corso Vercelli.
La delibera
«Una delibera importante dal punto di vista politico - ha affermato l’assessore all’Urbanistica Valter Mattiuz - perché inserisce, come da nostro programma, una caratteristica logistica (e non solo produttivo come già definito da Prg del 2008) non nel tessuto urbano, ma nel perimetro, prossime a tangenziale o vincoli autostradali: quindi Agognate, Pernate col Cim, qui a corso Vercelli e verso Trecate. Amazon a parte, non esiste consumo di suolo (1,29% sul 3% secondo il limite della normativa regionale). Questa scelta per accrescere il livello demografico e fornire occupazione».
In questo momento si procede con la parte di Sil Spa (Bergamo) da 185.979 mq, dove verrà edificato un capannone da 64.777 mq che dovrebbe portare con se' circa 450 posti di lavoro: «Per riservatezza non possiamo dire chi si insedierà - ha aggiunto Mattiuz - ma possiamo citare i fatti, rispetto alle critiche che ho letto sulla qualità del lavoro: Amazon pone attenzione su questo aspetto, rispetta i contratti e ha realizzato la stazione in linea. Non vogliamo condizioni di vita e di lavoro come quelle emerse a Biandrate in questi giorni. Con occupazione rispettosa, possiamo attrarre lavoratori e mantenere volano acceso sull’edilizia residenziale della città».
Dopo l’adozione, si è svolta la procedura di Valutazione ambientale strategica, conclusa con un parere di compatibilità con alcune prescrizioni relative a misure di mitigazione «che avverrà all’interno» e compensazione esterna cioè un intervento di forestazione di 11 mila mq in strada Prelle.
Viabilità e rotonde
Per quanto riguarda la viabilità, saranno realizzate tre nuove rotonde (una interna all’insediamento e due esterne) e una nuova strada parallela a corso Vercelli «per regolamentare il traffico viario e verificheremo anche quello che accadrà dopo l’insediamento rispetto all’ingresso in città».
L’intero ambito è di 358.517 metri quadri e gli altri proprietari sono l’ospedale Maggiore per 148.718 «e il Maggiore potrebbe poi alienare il terreno per monetizzare in vista della realizzazione della Città della salute», e Nova Coop per 24.720 metri quadrati. L’investimento sarà di 90 milioni e dovrebbe generare nel complesso circa 800 posti di lavoro. «Con il nuovo Piano regolatore punteremo sulla riqualificazione e sulla rigenerazione» ha concluso l’assessore Mattiuz.
"Novara non sarà più la città del gorgonzola ma della logistica"
Una visione politica che il consigliere Pd, Rossano Pirovano, ha affermato non essere quella del proprio gruppo: «Se domani arriva qualcuno che vuole insediare qualcosa di produttivo, potrà farlo o avremo già esaurito tutti gli spazi? Questa Amministrazione ha stabilito che il futuro di questa città è solo la logistica. Non so se avete capito quale aree qui stiamo andando a distruggere, un’area più grande di Expo Milano, dove ci sono produzione di riso e cereali. Novara non sarà più la città del gorgonzola e del riso, ma della logistica. Questo è il primato che ci state portando, il futuro. Non posso certo essere contento».
La collega Cinzia Spilinga ha sottolineato come solo la norma regionale dica che non sussista consumo di suolo, mentre Arpa e altri soggetti sì, «quindi perché non decidere in altro modo, senza cementificare?». Nicola Fonzo ha ribadito come logistica e produttivo sono due cose differenti e come i grandi della logistica si sviluppano lungo i nodi ferroviari: «Quando abbiamo amministrato noi, a proposta analoga, abbiamo detto di no e quindi diciamo no anche ora. Così come ricordiamo che ad Agognate noi perdemmo la maggioranza e chiedendo allora minoranza di appoggiarci, votarono contro».
Contesta la scelta anche Mario Iacopino, 5Stelle: «Abbiamo terreni agricoli pregiati, non capiamo questo tipo di sviluppo. Riempite la città di capannoni dove c’erano i prati - ha affermato - e poi, tra 10 anni con droni che consegneranno i pacchi, avremo ancora questi posti di lavoro?».
Il sindaco: "Verrà qui il quartier generale di Alexander McQueen"
Il sindaco Alessandro Canelli ha replicato: «Di 1.206 posti di lavoro a tempo indeterminato di Amazon, il 63% è occupato da italiani e se gli altri sono stranieri che lavorano, sono in regola e vivono qui con le loro famiglie che male c’è? Anzi. E se anche abitano nei comuni limitrofi creano comunque indotto socio economico. Stiamo lavorando anche per attirare investimenti produttivi anche se non è facile: verrà qui il quartier generale di Alexander McQueen perché il polo della moda cresce così come annunciato è stata aperta la scuola della moda».
Cosa ci resterà di terreno agricolo?